Coppa Italia antipasto della nuova stagione. Il mercato può cambiare ancora le carte in tavola ma tre squadre intrigano già in molti. Eccole. Lega Pro, un dubbio esistenziale mi attanaglia

20.08.2021 00:00 di  Luca Bargellini  Twitter:    vedi letture
Coppa Italia antipasto della nuova stagione. Il mercato può cambiare ancora le carte in tavola ma tre squadre intrigano già in molti. Eccole. Lega Pro, un dubbio esistenziale mi attanaglia

Sicuramente c’è chi è ancora intento nel costruire castelli di sabbia, indeciso se prendere un Mojito o un Negroni come aperitivo godendosi il sole che tramonta sul mare. Per i tifosi e noi addetti ai lavori, invece, è finalmente arrivato il momento di tornare a pensare al calcio giocato. Alle prime partite ufficiali in attesa degli ultimi botti di mercato.

La gara di stasera fra Pescara e Olbia ha dato il via alle danze. E’ vero, si tratta di Coppa Italia e non di campionato, ma dopo settimane a cercare di dissipare i dubbi sul futuro di molte società oggi estromesse dalla Serie C la seconda competizione della Lega Pro è e rimane una boccata d’aria fresca. Soprattutto con gli spalti che piano piano vengono ripopolati dai primi spettatori. Niente di che, piccole macchie di leopardo sul triste e grigio mantello degli spalti abbandonati oramai quasi un anno e mezzo fa. Ma anche in questo caso si tratta di ritorno a ciò che fino a pochi mesi fa era consuetudine.

Per chi si attende un pronostico su chi è da considerarsi favorita, sia per la coppa che per un campionato da protagonista, rimarrà deluso. I giorni che mancano al termine della finestra di trattative sono ancora troppi e le trattative ancora in ballo, come raccontato 24 ore fa dal buon Nicolò Schira, possono tutte potenzialmente in grado di cambiare il volto del torneo.



Ci sono, però, delle squadre che intrigano già a sufficienza (almeno il sottoscritto) per far porre l’attenzione fin da subito sul loro rendimento in campo. Parlare delle potenzialità del Bari di De Laurentiis è diventato esercizio ovvio viste le ambizioni e le potenzialità di un club di questa portata, e così credo che un occhio di riguardo lo meriti più il Catanzaro. Vandeputte, Rolando, Cinelli e Scognamillo, giusto per citarne alcuni, sono calciatori che possono far fare il salto di qualità alla formazione di Calabro, che già lo scorso anno era arrivata ad un passo dal salto di categoria. Incuriosisce, poi, anche il nuovo Modena di Attilio Tesser che ha rinnovato la squadra, grazie agli investimenti della nuova proprietà, coniugando elementi che conoscono la categoria (Ogunseye e Marotta su tutti) a giovani interessanti e di prospettiva. Infine giusto citare il Padova. Salutato Mandorlini per fare spazio a Pavanel il club biancoscudato ha deciso di ritoccare con pochi elementi una rosa già ampiamente competitiva. Se però questi volti nuovi rispondono al nome di Chiricò, Biasci, Soddimo, Curcio e Settembrini ti rendi conto le il tasso qualitativo è decisamente salito.

Rimane evidente, però, che per queste squadre, così come per le altre (stuzzicante vedere Paloschi a Siena sotto la guida di un grande ex centravanti come Gilardino), tali valutazioni debbano essere corroborate dal rendimento sul campo. Abbiamo visto troppe volte trasformarsi i cigni di carta in brutti anatroccoli in carne ed ossa per pensare che sia tutto già chiaro e immutabile.

PS: domanda esistenziale per la direzione della Lega Pro. Visto che gli stadi sono ancora a mezzo servizio e chissà per quanto lo rimarranno, possibile che la partnership così proficua con SkySport non sia stata ancora rinnovata? L’emittente satellitare è in cerca di rilancio dopo aver perso i diritti della Serie A e il “campionato dei comuni” potrebbe essere l’occasione giusta. Che ne dite?