Fabiani e Pagni, i nomi giusti per alzare il livello della C. Palermo-Padova: comunque vada applausi ad entrambe

11.06.2022 00:00 di  Luca Esposito  Twitter:    vedi letture
Fabiani e Pagni, i nomi giusti per alzare il livello della C. Palermo-Padova: comunque vada applausi ad entrambe
TMW/TuttoC.com
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L'editoriale di oggi si apre con un focus sulla finalissima playoff che farà calare il sipario su una stagione particolarmente intensa e ricca di emozioni e verdetti sorprendenti. In uno stadio stracolmo si sfideranno Palermo e Padova, con i rosanero forti del risultato positivo conquistato all'andata in terra veneta e della spinta di uno stadio che potrà dare un grosso contributo. Certo, gli spettatori incidono ma non fanno gol e non bisognerà assolutamente sottovalutare un avversario che, preso singolarmente, ha qualcosa in più dei siciliani. Gente come Monaco, Curcio, Donnarumma, Ronaldo, Della Latta, Ceravolo e Chiricò è decisamente di categoria superiore, ma il Palermo ha dimostrato di essere all'altezza della situazione anche grazie alla scelta del club di affidarsi, in corso d'opera, ad un allenatore di grande esperienza come Silvio Baldini. Uno che, nel 2004, fu esonerato da un Palermo secondo in classifica in B per alcune dichiarazioni polemiche nei confronti del compianto Zamparini e che, 18 anni dopo, potrebbe prendersi una enorme rivincita. Complimenti a lui e alla società, capace di individuare l'uomo giusto al momento giusto e di affidargli una rosa di livello dalla cintola in su, ma che non partiva affatto favorita in questa lotteria degli spareggi promozione. Vinca il migliore, un plauso ad entrambe per aver onorato il calcio dalla prima all'ultima giornata. Quanto alle altre squadre, è valzer di direttore sportivi.

Il Catanzaro, archiviata la delusione per la mancata promozione, sta pensando di affidarsi al direttore generale Angelo Fabiani, un vincente per antonomasia che aggiungerebbe qualità e professionalità al  sodalizio giallorosso. Stiamo parlando di un ds che ha fatto bene praticamente ovunque e che, un anno fa, ha riportato la Salernitana in serie A dopo 23 anni mettendo a tacere critiche ingenerose di una parte dell'ambiente che ha mostrato scarsa gratitudine. Se son rose fioriranno, certo è che la Lega Pro riaccoglierebbe un dirigente di spessore e che ha sempre allestito organici di livello. A proposito di girone C, il Monopoli sta rivoluzionando i quadri dirigenziali e alcuni tesserati potrebbero decidere di interrompere anzitempo il proprio percorso per accasarsi altrove. Il segretario Giuseppe Sipone è corteggiato da mezza serie C, stesso discorso per il direttore generale Fabio De Carne che, in passato, aveva fatto bene anche a Caserta. Non mancano le offerte anche per il giovane team manager Francesco Suozzo e per il factotum Rocco Galasso, figura di raccordo nell'area organizzativa e solidale. Si parla di un principio d'accordo con Potenza, operazione che gli consentirebbe di riavvicinarsi a casa.

A proposito di Potenza, è stato accostato con insistenza anche il nome di Danilo Pagni, un'altra garanzia di successi. Anche lui ha vinto un campionato in una piazza difficilissima come quella di Salerno, senza dimenticare l'impresa in B con la Ternana e il lavoro di scouting con il Milan ed il Chievoverona degli anni d'oro. Per il bene del calcio è necessario che gente così capace e navigata possa quanto prima tornare in pista, i presidenti devono assolutamente affidarsi a dirigenti di spessore per investire al meglio i propri soldi e abbinare una sana gestione aziendale all'allestimento di una rosa competitiva. Chi invece resta al suo posto è Leonardo Menichini. E' di oggi la notizia del rinnovo annuale col Monterosi, squadra presa al terzultimo posto e che è arrivata a giocarsi la B ai playoff con un organico non accreditato da nessuno e che non può contare nemmeno su una grande spinta popolare o su uno stadio di riferimento. E' vero che il budget è limitato, ma ora la proprietà dovrà fare un piccolo sforzo economico perchè i miracoli non si ripetono sempre e il mister merita qualche colpo di livello e non solo giovani semisconosciuti da valorizzare in un girone di fuoco come quello meridionale. Infine il capitolo iscrizioni. A Siena è corsa contro il tempo per mettere a posto una serie di situazioni che hanno minato la serenità dell'ambiente, a Trieste si spera che qualche imprenditore si affianchi all'attuale presidenza per immettere nuove risorse nelle casse societarie. Dopo anni e anni di investimenti di rilievo, si sta vivendo un momento complesso e le parole del factotum Mauro Milanese sanno tanto di campanello d'allarme. Altro enorme punto interrogativo per il Messina, nobile decaduta che da anni galleggia tra C e D con ridimensionamento costante e un progressivo allontanamento dei tifosi dagli spalti. Occhio anche al Teramo che, riuscisse ad iscriversi, punterà sui giovani e su una salvezza tranquilla.