Il fatto della settimana - Far West Alessandria, un teatrino senza fine. Quale futuro per il club piemontese?

24.09.2023 00:00 di Marco Pieracci Twitter:    vedi letture
Il fatto della settimana - Far West Alessandria, un teatrino senza fine. Quale futuro per il club piemontese?
TMW/TuttoC.com
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

Altra settimana burrascosa in casa Alessandria, cominciata con la vicenda Quistelli e proseguita con l'interruzione del rapporto con il tecnico Fulvio Fiorin dopo la terza sconfitta consecutiva in campionato nel turno infrasettimanale con l'Arzignano. Ma andiamo con ordine. Martedì il club piemontese comunica la sospensione cautelare del direttore sportivo, motivandola così: "Visti i comportamenti e gli atteggiamenti aggressivi e anche intimidatori del sig. Quistelli – spiega Enea Benedetto, presidente dell’U.S. Alessandria Calcio 1912 – e le molteplici segnalazioni di tale condotta non conforme alla mansione ricoperta dallo stesso e la situazione di pericolo sociale, davanti a testimoni gli ho chiesto le immediate dimissioni. Non essendo le stesse pervenute, siamo stati costretti a sospenderlo in via cautelativa. Gli eventuali screzi tra Quistelli e Stojkovic non sono da ricondursi all’Alessandria Calcio".

Accuse rispedite al mittente dallo stesso Quistelli che, intervenuto ai microfoni di RadioGold.it, ha fornito la sua versione dei fatti sul diverbio annunciando di voler ricorrere alle vie legali per tutelare la propria immagine: "Sono stato invitato in sede dal presidente Benedetto. Nel suo ufficio c’erano lui, il market maker Michel Stojkovic e Alessandro Marino, un procuratore che prima non avevo mai visto. Mi è stato chiesto di rassegnare le dimissioni, senza darmi alcuna motivazione. Io ho rifiutato, aggiungendo di essere pronto a un eventuale accordo per la rescissione consensuale. Dopo che questa mia ipotesi non è stata accettata mi sono alzato per andare via e, a quel punto, Michel Stojkovic mi ha colpito mentre ero girato di spalle con un pugno al volto e allo stomaco. Poi ho chiamato i Carabinieri. Al momento sono ancora in ospedale: potrei avere lo zigomo fratturato. Sono in attesa del referto medico da allegare alla denuncia che farò alle forze dell’ordine”. 

Come se non bastasse, per non farsi mancare niente, venerdì arriva anche la risoluzione consensuale con l'allenatore, per divergenze progettuali fra le parti e la promozione in panchina di Vitantonio Zaza che, nella conferenza stampa di presentazione della gara contro il Lumezzane, respinge l'etichetta di traghettatore chiedendo di essere giudicato in base ai risultati. Che al momento latitano e non potrebbe essere altrimenti visto che la rosa costruita in estate dalla nuova proprietà non sembra all'altezza di poter disputare un campionato dignitoso.