Il fatto della settimana - Rimini alla resa dei conti: cessione del club ancora possibile, ma il tempo stringe. Cosa farà Building Company?

Il futuro del Rimini è sempre più appeso a un filo: il fallimento resta un'eventualità tutt'altro che remota, ma ci sono ancora speranze di scongiurarlo con una cessione da definire in tempi relativamente brevi. Prima di poter procedere in tal senso però dovranno essere riconosciuti all'ex presidente Alfredo Rota i crediti vantati nei confronti del club romagnolo, quantificabili in 200mila euro. Per tutelare le quote societarie sequestrate a seguito del mancato pagamento il Tribunale di Milano ha nominato Antonio Buscemi come rappresentante legale, con potere di firma.
Il compito di questa nuova figura è quello di tagliare il più possibile i costi di gestione in modo da preparare il terreno a un ipotetico cambio di proprietà (si parla di un'azienda del Nord Italia operante nel settore turistico) ma si tratta di un incarico a breve termine. Le casse sono vuote e anche solo l'organizzazione delle trasferte rischia di rivelarsi un ostacolo insormontabile per la sopravvivenza. Siamo arrivati quindi alla resa dei conti: Building Company può ancora rimanere al timone e rilanciare il progetto ma per farlo dovrà saldare le pendenze nel giro di pochi giorni, altrimenti servirà l'ingresso di un altro investitore pronto a farsi carico dei debiti pregressi. La terza ipotesi è quella che nessun tifoso biancorosso si augura: l'impossibilità di andare avanti e il conseguente deposito dei libri in tribunale.
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