Lecco, Ravenna, Catania: godiamoci lo spettacolo! Perugia, cosa ci fa Meluso ancora al suo posto?

Editoriale di oggi che si apre con un focus sui tanti big match che contraddistingueranno la prossima giornata di campionato. A partire da Ravenna-Arezzo, una neopromossa che sta dando spettacolo grazie all'ottimo lavoro di mister Marchionni e una blasonata che ha voglia di essere nuovamente protagonista dopo annate altalenanti e spesso anonime. Senza dubbio un ulteriore successo spingerebbe a considerare i giallorossi una vera e propria realtà e non una piacevolissima sorpresa, se Okaka dovesse trovare una buona condizione psicofisica è evidente che il Ravenna avrà grosse chance di competere fino alla fine per le prime posizioni a patto che non si alzi troppo l'asticella delle aspettative e che l'ambiente sappia gestire eventuali momenti negativi che non possono non far parte di una stagione così lunga e complessa. Nel girone settentrionale fari puntati su Lecco-Brescia. Bravo Valente a restituire un minimo di entusiasmo e motivazioni ai nerazzurri, reduci da una retrocessione e da un'annata che sarebbe eufemistico definire complicata. Il tecnico ha dato gioco, organizzazione e mentalità ad un gruppo che non vuol smettere di stupire pur contro un Brescia che non ha ancora metabolizzato appieno quanto accaduto in un'estate turbolenta e ricca di colpi di scena e stravolgimenti. Non ce ne voglia nessuna delle due, ma riteniamo che sia sbagliato caricare troppo questa partita. Perchè il Vicenza, a prescindere, sembra destinato a fare un campionato a parte. Sulla carta è evidente la superiorità dei biancorossi che, dopo tanti tentativi a vuoto e la beffa targata Carrarese-Padova, appaiono già irraggiungibili. Solo restare a una distanza minima fino a gennaio, approfittando del futuro contro diretto e del mercato invernale, potrebbe permettere a una tra Lecco e Brescia di restare matematicamente in gioco per il primo posto. Viceversa assisteremmo ad una fuga per la vittoria senza precedenti nelle ultime, equilibratissime stagioni. E cosa dire del girone meridionale, laddove si sfideranno Catania e Salernitana in uno stadio popolato da 20mila spettatori. Questa è la vera forza della torcida rossoblu, un pubblico follemente innamorato della propria squadra di calcio e che non può essere rappresentato da una cinquantina di teppisti che hanno scatenato una rissa folle e pericolosa assieme ai "colleghi" della Casertana. Quanto all'aspetto tecnico continuo a ritenere che gli etnei abbiano la rosa più forte e completa del raggruppamento C, assieme al Benevento. La Salernitana, che certo non è stata costruita spendendo cifre importanti, è attesa da un banco di prova indicativo: se non perdesse nemmeno nella bolgia del Massimino, allora le cose potrebbero farsi decisamente interessanti. Viceversa sarebbe ingeneroso parlare di ridimensionamento, ma sorgerebbero dubbi sulla bontà di una rosa che, a gennaio, necessita come il pane di un difensore centrale rapido e di un centrocampista di interdizione. Iervolino e Milan, dopo annate sportivamente fallimentari, ripagheranno l'amore di un pubblico che, da Latina in poi, potrà finalmente tornare anche in trasferta? E ora una panoramica generale.
Dietro la lavagna il Perugia, senza se e senza ma. La posizione di classifica è specchio fedele degli errori del direttore sportivo Meluso, misteriosamente ancora al proprio posto. Da Cangelosi a Braglia le cose sono addirittura peggiorate e se due tecnici di tale esperienza perdono sempre vien da chiedersi se il problema non sia legato alla qualità dell'organico. Se non ci calerà presto nella realtà di una classifica che impone di lottare per non retrocedere sarà durissima per i biancorossi, in uno stadio sempre più vuoto e con quel blasone che non basta per conquistare punti. Bocciato anche il Livorno che, forse, ha un problema di guida tecnica. Per una neopromossa la rosa non è poi così male, eppure Formisano non riesce a dare un gioco nè una identità agli amaranto. I numeri sono impietosi: pochissimi gol segnati, tanti subiti. Eppure l'ex trainer del Perugia è ancora lì, con la fiducia a termine che continua ad essere una delle tante contraddizioni di questo calcio spesso caotico e nel quale si abusa della parola progetto. A Giugliano è pronto a tornare in sella Capuano. Peccato per Cudini che, nelle ultime stagioni, ha avuto diversi esoneri. Eppure siamo convinti sia un buon allenatore per la categoria: siamo certi che avrà modo di rifarsi. Il vulcanico trainer di Pescopagano, invece, sarà animato da una feroce voglia di riscatto dopo l'anno più difficile della sua carriera culminato con le dimissioni a Taranto e Foggia e con un esonero a Trapani frutto di risultati oggettivamente non positivi e di un rapporto pessimo con la società sfociato in questioni legali. In attesa dell'ok delle autorità competenti, Capuano attende e studierà la squadra anche nella prossima trasferta di Latina. Match delicato per i campani che, però, lo hanno preparato in modo quantomeno anomalo.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 7/2017 del 29/11/2017
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore Responsabile: Ivan Cardia
© 2025 tuttoc.com - Tutti i diritti riservati
