Il feudo di Gravina e le ombre del passato: si apre la corsa alla successione? In C la luce del futuro, anche in panchina

11.03.2024 00:00 di  Ivan Cardia  Twitter:    vedi letture
Il feudo di Gravina e le ombre del passato: si apre la corsa alla successione? In C la luce del futuro, anche in panchina
TMW/TuttoC.com

Lì dove ha costruito le sue fortune, almeno negli anni recenti, potrebbe vederle crollare. È quantomeno curiosa la parabola che vede protagonista Gabriele Gravina. Il presidente federale, chi ci legge lo saprà, è finito suo malgrado al centro dell'inchiesta portata avanti dalla Procura di Perugia sui presunti dossieraggi. Va vittima a indagato, perché allo stesso tempo i pm vogliono far luce sulla cessione dei diritti TV della Lega Pro, correva l'anno 2018.

Sulla vicenda, per ora, manca proprio la luce che chiarisca tutto. Gravina difende il suo operato e sostiene di non aver fatto nulla di male. Altri colleghi, più versati nell'inchiesta pure giornalistica, evidenziano che qualcosa di strano c'è stato. Chi di dovere accerterà e poi giudicherà se si sia trattato di comportamenti illegali. Non restano che l'analisi e un dubbio: in politica si parla spesso di giustizia a orologeria.

Nel calcio la politica esiste eccome, e le elezioni in FIGC si avvicinano: la vicenda, al di là delle eventuali responsabilità (e, giova chiarirlo, fino a prova contraria vige la presunzione di innocenza), è tale da rischiare di mettere fuori gioco l'attuale presidente federale, a prescindere dal potenziale commissariamento di cui comunque si parla. Si aprirebbe così la corsa all'eventuale successore e da mesi in diversi preparano il terreno, più o meno sotto traccia. Non ci sorprenderebbe più di tanto se diventasse quello, come già accaduto in passato, il terreno di prova per testare la reciproca forza e solidità delle componenti federali.

In C la luce del futuro, anche in panchina. Da queste parti raccontiamo spesso le bellezze del terzo campionato, più di frequente pensando ai giovani calciatori. Anche tra allenatori e dirigenti, però, si annidano i protagonisti del domani. Succede a Mantova, dove la squadra di Davide Possanzini ruba l'occhio. Il tecnico piace tanto in A, non solo al Sassuolo dove sarebbe una sorta di chiusura del cerchio, da ex collaboratore di De Zerbi. Per ora ha detto di voler restare. Non ci sarebbe nulla di male se a fine campionato dovesse cambiare idea.