SERIE C, 110 GIORNI DOPO: DA CATANZARO-BARI A TERNANA-JUVE U23 PER PROVARE A RIAVVOLGERE UN NASTRO STRAPPATO PREMATURAMENTE. PLAYOUT: TRA ESORDI IN PANCHINA E BEFFE (O SPERANZE) SUL FILO DI LANA, ECCO COME (E DA DOVE) RIPARTIRE

Pianese, l'ultimo successo stagionale proprio con la Pergolettese. Olbia-Giana la sfida che (forse) non ci sarebbe stata. Per l'Imolese un Arzignano mai vincente in casa. Ultima chiamata insperata per Fano-Rende-Bisceglie, irridente per le avversarie
23.06.2020 00:00 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
SERIE C, 110 GIORNI DOPO: DA CATANZARO-BARI A TERNANA-JUVE U23 PER PROVARE A RIAVVOLGERE UN NASTRO STRAPPATO PREMATURAMENTE. PLAYOUT: TRA ESORDI IN PANCHINA E BEFFE (O SPERANZE) SUL FILO DI LANA, ECCO COME (E DA DOVE) RIPARTIRE
© foto di TC

110 giorni dopo lo stop per emergenza sanitaria, le protagoniste di Lega Pro torneranno in campo. Era lunedì 9 marzo e nel posticipo Catanzaro e Bari chiusero sull'1-1 (botta e risposta tra Antenucci e Kanoute nell'irreale silenzio del 'Ceravolo'), sabato 27 giugno saranno invece playout e Coppa Italia Serie C. Nel mezzo tre mesi di pandemia, contagi, morti e tante (forse troppe) discussioni su quando e come ripartire. Ed ora che lo si potrà finalmente fare in sicurezza, c'è da riavvolgere il nastro per capire cosa potremmo aspettarci.

Partiamo dal trofeo di categoria che si disputerà alle 20.45 al 'Manuzzi' di Cesena in gara unica (previsti, in caso di parità al termine dei 90', sia i supplementari sia i calci di rigore): di fronte Ternana e Juventus U23. Lungo il cammino di rossoverdi e bianconeri per giungere fino alla finale: per entrambi è partito dalla fase eliminatoria a gironi dello scorso agosto (contro Olbia e Rieti gli umbri, contro Reggio Audace e Pergolettese i giovani della Vecchia Signora), per poi dipanarsi lungo Fermana, Avellino, Robur Siena e Catania per la Ternana; Alessandria, Pro Vercelli, Piacenza e Feralpisalò per la seconda squadra della Juventus. L'alzata della Coppa regalerà poi il bonus ai playoff, cioè l'ingresso solo al Primo Turno della Fase Nazionale e anche diversi cambiamenti per l'Alessandria (che tiferà i cugini bianconeri per poter vincere a tavolino contro la Pro Patria che ha rinunciato alla disputa dei playoff) nonché l'intero Girone C (con il Catania che, a sua volta, tiferà Ternana per poter evitare il primo turno, visto che di fronte avrebbe la rinunciataria Vibonese).

Sempre sabato 27 giugno sarà la volta delle sei gare playout di andata (di cui restiamo in attesa degli orari ufficiali), con le squadre che giocano in trasferta col vantaggio di poter giocare per 2 risultati su 3 nonché disputare il ritorno tra le mura amiche. Al netto che, come abbiamo già avuto modo di sottolineare a più riprese, ritornare in campo dopo 110 giorni (anzi, per quanto riguarda i gironi A e B, anche più di 110!) non sarà così automatico, bensì sarà come ripartire da zero, cerchiamo comunque di capire dove erano rimaste le protagoniste di questi spareggi salvezza.

Pianese-Pergolettese: l'ultimo successo dei toscani risale al 10 novembre 2019 e, caso del destino, fu proprio un 2-0 casalingo ai danni dei cremaschi. Da lì solo pareggi e sconfitte (le ultime due gare furono proprio due ko), un ruolino che è costato la panchina a mister Masi, anche se la sua posizione era rimasta in stand-by fino a qualche settimana fa proprio per l'emergenza sanitaria. E così i playout saranno appannaggio di mister Catalano. Al contrario la squadra gialloblù aveva terminato il suo campionato regolare con un doppio successo (l'ultimo addirittura ai danni del Renate), che aveva rilanciato le speranze salvezza. Anche in questo caso poi i playout vedranno in panchina un tecnico diverso da quello che stava tentando la scalata per la permanenza in categoria, visto che per questioni di salute Albertini ha dovuto cedere il posto al rientrante Contini, che era stato esonerato alla 14^ giornata. Da segnalare, infine, che di fronte ci saranno due dei tre peggiori attacchi del girone.



Olbia-Giana Erminio: una sfida playout che, probabilmente, se non ci fosse stato lo stop, non si sarebbe neanche disputata. Sia i sardi sia i lombardi erano infatti in serie positiva al momento della sosta: da ben cinque giornate i bianchi (due pareggi e tre successi di fila, di cui uno contro la vicecapolista Carrarese); con un poker di vittorie per i biancazzurri (di cui una ottenuta addirittura per 4-1 al 'Dei Marmi', contro la vicecapolista, come gli avversari). La nota negativa? Le due squadre condividono la peggior retroguardia del girone, con ben 44 reti subite. Se dovessimo basarci sulla regular season, comunque, la Giana dovrebbe tremare: 2-1 per l'Olbia al 'Nespoli', 2-2 al 'Città di Gorgonzola'. Una replica significherebbe addio ai pro per la squadra di Albè.

Arzignano-Imolese: il problema della squadra di Colombo - in vista di questa doppia sfida playout - non è tanto il fatto che l'ultima vittoria è datata 19 gennaio e che da lì in poi sono giunti solo tre pareggi e due sconfitte, ma che in stagione, mai è riuscita a violare il proprio impianto. In casa romagnola niente Atzori in panchina, sostituito da Cevoli al momento della certezza del ritorno in campo: eppure il ruolino dell'ex (a sua volta subentrato a Coppitelli) non era poi così male, con 4 risultati utili di fila nel girone di ritorno, seguiti però da un doppio ko prima dello stop. Anche in questo caso, però, il problema è nella sterilità offensiva delle due contendenti, che vantano il poco invidiabile record di peggiori attacchi del girone. Basandoci sulla regular season l'Imolese potrebbe sorridere visto che dopo lo 0-0 al 'Romeo Galli' è riuscita ad espugnare il 'Menti' per 1-0.

Fano-Ravenna: per niente positivo il ruolino dei marchigiani prima dello stop, con un pesante poker di sconfitte che li aveva relegati all'ultimo posto. Solo il successo contro l'Imolese prima dello stop è stata l'ancora di salvezza che ha permesso ai granata di giocarsi il tutto per tutto contro il Ravenna, che ha invece subito una vera e propria beffa. Al netto delle prime tre giornate (oltre alla 23^ e alla 24^) i giallorossi erano rimasti sempre fuori dalla zona playout, ma il ko di Trieste prima dello stop ha sancito il quintultimo posto. Anche in questo in caso il neo per le due contendenti è l'essere le due peggiori retroguardie del girone. Difficile stabilire chi potrà prevalere, analizzando i risultati della regular season: in entrambi i casi la sfida terminò infatti 1-1.

Rende-Picerno: un vero e proprio colpo di fortuna quello occorso ai calabresi, che in prima battuta erano convinti di essere già spacciati a causa del pesante distacco dalla quintultima posizione: erano infatti 14 i punti che dividevano Rende e Picerno al momento dello stop del campionato, più degli 8 che avrebbero condannato alla retrocessione i biancorossi. Ma le carte sparigliate dal Consiglio Federale dell'8 giugno hanno rimesso in gioco il Rende e beffato proprio i lucani, che avevano già accarezzato per lungo tempo la salvezza. Guardando ai valori del campo ci accorgiamo però che il gap è motivato da un andamento complicato per il Rende, che non vince dallo scorso 15 dicembre, che fuori casa non ha mai ottenuto i tre punti e che vanta il non lusinghiero primato del peggior attacco con sole 19 reti messe a segno (oltre che la seconda peggior difesa con 50 reti subite). Il Picerno ha invece chiuso la regular season in modo altalenante, con tre sconfitte alternate a due successi, ma nell'unico confronto coi biancorossi ha perso per 1-0.
 
Bisceglie-Sicula Leonzio: lo stesso discorso appena fatto per Rende-Picerno vale per Bisceglie e Sicula Leonzio. In sintesi: nove punti di distanza tra le due che normalmente avrebbero significato retrocessione diretta della terzultima, nerazzurri quindi felici di aver potuto strappare quest'ultima speranza di salvezza, mentre bianconeri che si sentono inevitabilmente beffati dall'aver solo sfiorato la permanenza in categoria. Andando poi nell'analisi statistica: Bisceglie che non vince dallo scorso 22 gennaio (e che ha totalizzato solo tre successi, di cui uno in casa e due fuori) e che ha chiuso la regular season con quattro sconfitte nelle ultime cinque uscite prima dello stop. Sicula Leonzio che aveva raccolto un incredibile exploit fatto di sette risultati utili consecutivi (da segnalare il 4-1 imposto al lanciato Potenza) grazie al ritorno in panchina di Grieco (precedentemente allontanato e sostituito dall'interregno di Bucaro) e che ha all'attivo due vittorie contro i pugliesi: 2-1 al 'Sicula Trasporti Stadium' e 1-0 sul neutro del 'Veneziani' di Monopoli.