ESCLUSIVA TLP - Altinier: "Mi piacerebbe giocare in B con l'Ascoli. Il gioco di Petrone valorizza le punte. Ecco chi vincerà i campionati di Lega Pro"

18.12.2014 23:00 di Nicolò SCHIRA Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TLP - Altinier: "Mi piacerebbe giocare in B con l'Ascoli. Il gioco di Petrone valorizza le punte. Ecco chi vincerà i campionati di Lega Pro"
TMW/TuttoC.com
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Un innamorato del gol. Un feeling totalizzante quello fra il centravanti Cristian Altinier e la rete avversaria. Attaccante dalla media realizzativa decisamente elevata e dall'adattabilità a ogni situazione, tanto da essere protagonista nel nord-est con Sambonifacese e Portogruaro così come al Sud con il Benevento. Mantovano doc ha mantenuto lo spirito della città virgiliana, tanto da essere soprannominato "Il Duca" dai suoi compagni di squadra. Eleganza e senso del gol che si sommano nel classe '83, arrivato in sordina a fine agosto all'Ascoli e capace di segnare già sei reti in tredici apparizioni. Sigilli che sono valsi ben sei punti in classifica e che stanno facendo sognare una città intera. La punta della formazione bianconera si è raccontata in esclusiva a TuttoLegaPro.com.

Cristian, in estate l'avevamo intervista quando era uno svincolato di lusso. Ora la ritroviamo quattro mesi dopo da leader della capolista del Girone B di Lega Pro: cosa ci siamo persi?

"Sono contento di come stiano andando le cose. Dopo un estate un po' travagliata, ho trovato la squadra ideale per esprimere la mie capacità. Inoltre ho finalmente ritrovato la condizione fisica migliore. All'inizio ho faticato, ma adesso sono al cento per cento. Sono contento di dare il contributo alla causa ascolana".

Ambisce ad arrivare in doppia cifra?

"Obiettivi personali non me ne pongo. Cerco di fare sempre meglio e raggiungere i traguardi di squadra, che sono i più importanti".

Le sue reti sono valse punti preziosi in classifica per il Picchio.

"Se riesco a dare un contributo importante, non posso che esserne orgoglioso. Spero di continuare così...".

Come ha vissuto la sua prima estate in carriera da disoccupato?

"Non è stata una bella stagione, non te lo nego. Pensavo di trovare una soluzione prima, ma alla fine è andata bene così. C'erano diverse soluzioni, ma nessuna mi convinceva. A fine agosto è arrivato l'Ascoli ed è stata la situazione perfetta...".

Dura restare senza squadra mentre i suoi colleghi sudano in ritiro?

"Ho svolto la preparazione pre-campionato in due fasi: prima da solo e poi con una squadra di Eccellenza. Non è la stessa cosa che allenarsi in ritiro. Infatti il primo mese e mezzo ho fatto molto fatica ed ero in ritardo di condizione. D'altronde non giocavo una partita ufficiale dai playoff col Como di fine maggio".

Nelle Marche ha trovato un tecnico fenomenale nel valorizzare gli attaccanti. Lapadula a San Marino segnò venti gol e l'anno scorso a Bassano sono andati tutti in doppia cifra. Come si trova con Petrone?

"Il mister pratica un gioco offensivo. Scende in campo sempre in maniera propositiva e per vincere. Per noi attaccanti è il massimo, anche Perez sta facendo benissimo così come avvenuto in passato per le punte che citavi tu. Un tecnico del genere è l'ideale per un giocatore offensivo".

Senta, ci svela un retroscena: come mai la chiamano tutti "Il Duca"?

"Dei miei ex compagni di squadra mi hanno dato questo soprannome per il mio modo di fare: sono silenzioso e composto, mai al di sopra delle righe. Per questo mi chiamano ormai tutti così...".

Siete primi, è il caso di gettare la maschera: l'obiettivo è la promozione in B?

"Promozione? (sorride ndr). Non mi piace nominare questi traguardi per scaramanzia. Sicuramente posso dire che giochiamo per vincere ogni gara...".

Domani sera ci sarà il derby con l'Ancona: una sfida che vale come un trofeo per le due tifoserie. Sentite la pressione?

"Ovviamente il derby rappresenta una partita molto sentita già da parecchie settimane. I tifosi ce la nominano da diverse settimane, ci tengono tanto e noi faremo il possibile per regalar loro un'altra gioia...".

Chi teme come rivale per il primo posto?

"Pisa, L'Aquila e Reggiana sono ottime squadre. I nerazzurri sono strutturati molto bene, con calciatori di categoria superiore. Anche il Grosseto mi è piaciuto molto e sono convinto possa disputare un torneo importante".

Vesta i panni dell'opinionista: chi sale in cadetteria negli altri gironi?

"Nel Girone A penso che una tra Novara, Como e Bassano salirà in B. Al Sud c'è un quartetto di corazzate. Salernitana, Benevento, Lecce e Juve Stabia duelleranno sino alla fine. Ogni girone ha tante squadre in lizza e si preannuncia combattuto".

Lei ha sempre segnato tanto e in piazze differenti: rimpianti per aver vissuto appena due stagioni in cadetteria?

"La B l'ho fatta due volte a Mantova e Portogruaro. La prima volta ero molto giovane e non ebbi tanto spazio. A Portogruaro invece credo di aver fatto cose importanti. Ho segnato tredici gol in Veneto senza rigori, peccato per la retrocessione in extremis. Non ti nego che è una categoria che mi piacerebbe rifare".

Magari l'anno prossimo potrebbe essere la volta buona...

"(sorride ndr). Spero di arrivarci con l'Ascoli".