ESCLUSIVA TLP - Lumezzane, Ekuban: "Ecco cosa è cambiato con Braghin in panchina. Sogno il Chievo e la Nazionale ghanese"

I nuovi italiani. Melting pot di culture diverse, simbolo di integrazione sotto un'unica bandiera. Origini ghanesi, ma italiano doc. Cresciuto fra Villafranca e Ciarlongo, Caleb Ekuban è pronto ad esplodere. Attaccante classe '94 di proprietà del Chievo Verona, a Lumezzane ha trovato l'habitat naturale per mettersi in mostra. Domenica è arrivato anche il primo gol decisivo e la salvezza sembra essere tornata a portata di mano.
Domenica siete tornati alla vittoria dopo parecchio tempo. Pronti a cambiare l'inerzia della vostra stagione?
"Ci siamo dati l'obiettivo di risalire la classifica. Dobbiamo arrivare alla salvezza in tranquillità e la gara vinta contro il Pavia può rappresentare davvero la svolta della nostra stagione".
Tre punti griffati dalla sua rete decisiva: meglio di così era difficile potesse andare.
"E' stata una domenica quasi perfetta. Aspettavo la gioia del gol che nelle ultime settimane mi era mancato. Finalmente è arrivato e abbiamo pure vinto...".
A cosa aspira per questa stagione?
"La mia aspettativa è quella di fare bene e raggiungere tutti insieme gli obiettivi di squadra. A livello personale cerco di non avere rimorsi e fare del mio meglio. Ovviamamente se riuscissi a fare bene, potrei fare il salto di qualità e salire di categoria".
Il suo cartellino è del Chievo: sogna la maglia gialloblù?
"Ogni tanto ci penso al Chievo, non te lo nascando. Ne parlo anche con il mio procuratore: se riuscissi a fare bene, avrei la possibilità di tornare da protagonista in gialloblù. Sarebbe fantastico".
A Verona si è allenato con la prima squadra: che consigli le hanno dato?
"Ho ricevuto davvero tanti consigli:in primis migliorare e perfezionare la giocata e non pensare a due cose contemporaneamente. Pensare a cosa fare prima di ricevere il pallone fa la differenza".
Chi le piace come attaccante?
"Da ragazzo il mio idolo era El Nino Fernando Torres che ora purtroppo sta calando di rendimento. Adesso mi piace tantissimo Diego Costa del Chelsea".
Lei ha il doppio passaporto, italiano e ghanese: in quale Nazionale desidererebbe giocare?
"Il sogno è la Nazionale del Ghana, anche per mio nonno sarebbe un grande motivo d'orgoglio. Per ora, però, non ho ricevuto alcuna chiamata".
A chi dedica la prodezza contro il Pavia?
"Il gol è assolutamente per la mia famiglia e la mia ragazza. Lei mi è stata sempre vicino e mi incoraggiava ogni settimana, dicendomi che il gol sarebbe arrivato. Speriamo sia il primo di una lunga serie. La cosa più difficile di solito è sbloccarsi...".
Cosa è cambiato dal passaggio da Nicolato a Braghin in panchina?
"Braghin ha mutato il nostro atteggiamento. Prima eravamo molto più attendisti puntando sulle ripartenze. Con mister Braghin giochiamo sull'intensità e cerchiamo di aggredire alti gli avversari, in modo da portare le altre squadre all'errore".
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