ESCLUSIVA TLP - Scarpa: "Voglio giocare fino a 40 anni e arrivare a 100 gol. Ho sempre giocato al Sud, ma non per mia scelta. Il Savoia si salva..."

ESCLUSIVA TLP - Scarpa: "Voglio giocare fino a 40 anni e arrivare a 100 gol. Ho sempre giocato al Sud, ma non per mia scelta. Il Savoia si salva..." TMW/TuttoC.com
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giovedì 18 settembre 2014, 23:00Interviste ESCLUSIVE
di Nicolò SCHIRA

Una vita al Sud. Francesco Scarpa è sempre stato protagonista in club meridionali, salvo una parentesi semestrale al Portogruaro. Una carriera da stella dell'ex Serie C e costantemente in grandi piazze, anche se quando è approdato in cadetteria alla Salernitana ha dimostrato di poter essere determinante anche al piano di sopra. L'anno scorso la scelta di accasarsi nella sua squadra del cuore: il Savoia. Promozione record in Lega Pro e quest'anno l'obiettivo di trascinare gli oplontini alla salvezza. Il centrocampista classe '79 si è raccontato in esclusiva a TuttoLegaPro.com.

L'avvio in campionato non è stato positivo...

"Siamo partiti con il freno a mano tirato e i risultati non sono stati soddisfacenti. Serve pazienza: siamo una squadra giovane e sono convinto che abbiamo buone prospettive".

Da cosa bisogna ripartire dopo un punto in tre gare?

"Contro il Benevento abbiamo disputato un'ottima gara. Credo si debba ripartire da questa prestazione per sbloccarci e risalire la classifica".

Traguardo salvezza?

"Siamo in un campionato durissimo, nel quale ci sono almeno dieci squadre costruite per vincere. Noi però siamo alla pari delle altre che hanno come obiettivo la salvezza. Sono fiducioso...".

Chi andrà in Serie B?

"Lecce e Salernitana sono le favorite per andare in B insieme al Benevento. Le vedo superiori alle altre. In chiave Playoff occhio a Juve Stabia, Casertana e Reggina".

A proposito di Salernitana: con loro fu grande protagonista in Serie B...

"Salerno è stato un trampolino di lancio per me, anche se a 30 anni. Disputai un ottimo campionato, dimostrando di poter essere determinante e prezioso anche in cadetteria".

Come mai arrivò così tardi in B?

"C'è stato qualche incidente di percorso che ha rallentato la mia carriera. Forse ci sarei potuto arrivare prima, ma evidentemente ho fatto anche io qualche errore. Non ho rimpianti e sono comunque fiero di quello che sono riuscito a fare".

Savoia è stata una scelta di vita?

"Ovviamente. Vivo nella mia città e gioco nella mia squadra del cuore. Per questa maglia provo un attaccamento speciale, tanto da dare il 110% ogni volta che la indosso. Non sono un ragazzino, ma posso dire ancora tanto in questo campionato".

Lei è la bandiera del club in mezzo a tanti ragazzini: che effetto le fa?

"Mi piace stare in mezzo ai giovani. Aiutare e dare consigli a questi ragazzi. Sono un punto di riferimento e sono orgoglioso di poter aiutare questi calciatori con la mia esperienza".

Lei è in condizioni straripanti, nonostante i trentacinque anni. Fino a quando la vedremo in campo?

"Se mantengo questa condizione fisica, vorrei giocare fino a 40 anni. Il mio sogno è quello di chiudere la carriera al Savoia e arrivare a 100 gol in carriera".

Lei ha vestito maglia di soli club meridionali, salvo un semestre al Portogruaro: come mai?

"Dici bene. Ho sempre giocato al Sud, ma non per scelta. Quelle erano le squadre che mi chiamavano e richiedevano...".

Cosa le piacerebbe diventare da grande?

"Non ci ho mai pensato. Non mi vedo ancora fuori dal campo. Mi sento talmente bene che mi immagino solo nelle vesti di calciatore. Non badare alla carta d'identità: quando scendo in campo, sono ancora un ragazzino...".

Avete vissuto una settimana difficile. Si è parlato di possibili rivoluzioni societarie e di un cambio in panchina. Come l'avete vissuta?

"È un momento particolare: sappiamo di essere in una piazza importante ed esigente. Non possiamo dar torto alla tifoseria, che si aspettava risultati migliori. Nel calcio contano i risultati. La squadra è tranquilla nonostante voci che creano sicuramente tensioni e problemi. Basta una vittoria e si mette tutto a posto...".