ESCLUSIVA TLP - Tuttocuoio, Colombo: "Altre offerte? Qui ho trovato la mia dimensione e voglio chiudere la mia carriera. Fiorentina? Meglio Alvini. Ecco il derby che aspetto..."

ESCLUSIVA TLP - Tuttocuoio, Colombo: "Altre offerte? Qui ho trovato la mia dimensione e voglio chiudere la mia carriera. Fiorentina? Meglio Alvini. Ecco il derby che aspetto..."TMW/TuttoC.com
Corrado Colombo
© foto di Image Sport/TuttoLegaPro.com
sabato 13 settembre 2014, 23:00Interviste ESCLUSIVE
di Sebastian DONZELLA

35 anni e non sentirli. Corrado Colombo, questa stagione, non sta più nella pelle. Il bomber di Vimercate, dopo 15 anni da girovago (sterminato l'elenco delle squadre in cui ha militato: Atalanta, Pistoiese, Inter, Torino, Sampdoria, Piacenza, Livorno, Ascoli, Brescia, Spezia, Pisa, Bari e Verona) ha trovato il suo locus amoenus. Il suo paradiso, da quattro anni a questa parte, è a tinte neroverdi. Quella col Tuttocuoio, infatti, è l'esperienza più lunga della sua vita calcistica. Ed è anche quella più intima, se si pensa al numero di abitanti di Ponte a Egola, la frazione del comune di San Miniato in cui è nato il club toscano: 9mila abitanti, una media di 380 spettatori a partita la passata stagione. Ecco l'intervista realizzata da TuttoLegaPro.com all'esperto attaccante.

Domani vi tocca l'Ascoli. Continua la favola del Tuttocuoio-Davide contro i Golia della Lega Pro?

"Quella marchigiana è una piazza che ha respirato sempre grande calcio. Ci giocai sei mesi in Serie A, conosco l'ambiente e i tifosi e dico che sarà molto difficile per noi. La società bianconera è abitauta ad altri pacoscenici, fa un certo effetto vederli in Lega Pro. Ma differentemente ad altri team in difficoltà loro almeno  sono riusciti a mantenere il professionismo e a ripartire con entusiasmo.
Riguardo la partita di domani non c'è dubbio che le loro individualtà siano più forti delle nostre: hanno sia giocatori di categoria superiori che altri con molteplici campionati vinti alle spalle. Di fronte si troveranno una squadra giovane come la nostra che fa dell'organizzazione e della voglia il suo cavallo di battaglia".

A proposito di organizzazione, il credo che in questi anni vi ha portato dal dilettantismo ai Pro non cambia...

"La proprietà, giustamente, sa che questa è una piccola realtà e non vuole strafare. Da 4 anni punta su un paio di vecchietti come me che affiancano tanti bravissimi ragazzi da valorizzare che hanno voglia di crescere e di imparare".

Per questo Colombo ha detto no ad altri club, anche più blasonati, di Lega Pro?

"Ho ricevuto diverse offerte sia tra i Pro che dalla Serie D. La cosa mi ha fatto piacere ma non mi ha interessato più di tanto. Avevo deciso da tempo che questa sarebbe stata la mia ultima stagione da giocatore e ci tenevo a disputarla con i colori neroverdi, soprattutto dopo aver rischiato di smettere l'anno scorso: rompersi un crociato a 34 anni è dura ma sono riuscito a ritornare in campo anticipando anche i tempi, senza dimenticare gli altri mesi di stop per il calcioscommesse. Ora sono molto carico, ho svolto una grande preparazione e mi sto allenando al meglio: ho una voglia che tanti anni fa non avevo. Qui ho trovato la mia dimensione, anche l'esser tornato a segnare con regolarità sta a indicarlo".

Con mister Alvini sei rinato. Eppure sembrava potesse andare via...

"Ha portato questa squadra dalla Promozione alla Lega Pro, so che non sarebbe mai stato mandato via. La Fiorentina? Nell'accordo di partnership imponeva lo staff tecnico ma i presidenti non hanno mai preso in considerazione quest'ipotesi: la famiglia del Tuttocuoio basa le proprie scelte sul fattore umano la sua riconferma non è mai stata in dubbio".

Da nove a tre retrocessioni. Campionato paradossalmente più facile? 

"Neanche per scherzo. Adesso chi vince va in B, non possiamo paragonare il campionato attuale con quello di 2^ Divisione della passata stagione. Qui ci sono squadre come Ascoli e Pisa che hanno organici da cadetteria, senza dimenticare la grande outsider Pontedera: il direttore Giovannini e il mister Indiani stanno facendo cose meravigliose".

Otto derby all'andata e altrettanti al ritorno. Intanto il primo ve lo siete portato a casa...

"Contro il Prato il risultato roboante (1-4 NdR) è stato un pochino bugiardo ma ce lo prendiamo tutto. Giocare e vincere un derby con un poker è sempre eccitante. Il Prato giocava con tanti giovani interisti? Non mi sono preso nessuna rivincita contro i nerazzurri, quel periodo da ventenne con loro mi aiutò a crescere e a conoscere grandi campioni. Senza dimenticare che mi girarono in B al Torino dove vinsi il campionato.
La partita che sentirò di più sarà quella con la Pistoiese: la città arancione mi ha adottato, tanti miei amici sono lì. Salendo tra i Pro, quando già ero al Tuttocuoio, li misi KO con una doppietta. Forse saranno ancora arrabbiati (ride NdR)..."