Mister Capuano a TLP: "Ho lasciato il Belgio per coerenza"

26.09.2010 23:03 di Corrado Della Bruna   vedi letture
Capuano durante un allenamento con l'Eupen
Capuano durante un allenamento con l'Eupen

A pochi giorni dal termine dell'avventura belga tra le fila dell'Eupen, abbiamo raggiunto, in esclusiva per TuttoLegaPro.com, mister Eziolino Capuano. Sagace, tecnicamente preparato e schietto come di consueto, l'allenatore campano dalla grande esperienza nella "Terza Serie" confida le sensazioni avute e i progetti per il prossimo futuro.

Mister Capuano, cosa ci può raccontare dell'esperienza in Belgio?

"E' stata sicuramente un'esperienza che ha arricchito il mio modo di vedere il calcio. Il calcio lì è molto diverso rispetto a quello italiano: c'è meno pressione e il tatticismo è sicuramente meno esasperato rispetto a qui. Dal punto di vista eminentemente tecnico – prosegue Capuano – consideri che il modulo più utilizzato è il 4-2-3-1. Il solo Gent, la squadra che più si avvicina al modo di intendere il calcio italiano, adotta un modulo classico: 4-4-2. In generale, viene curata con molta attenzione la fase di possesso palla, quella offensiva per intendersi, a scapito di quella di non possesso. In questo io credo di aver portato qualcosa di nuovo, positivo o meno non sta a me dirlo".

Da come lo racconta sembrerebbe una sorta di paradiso.

"In effetti c'è molta meno esasperazione. La gente che va allo stadio vive un evento, con ristoranti ed attrazioni, prima e dopo la partita. Anche l'alimentazione è differente e non esistono, di fatto, i ritiri pre-partita. Le squadre raggiungono in giornata la sede dell'incontro. Da questo punto di vista ho "sofferto" un pò, essendo un allenatore che ama mantenere alta la tensione per la partita".

Bene, però l'esperienza con l'Eupen si è conclusa in poco tempo, ci può dire il perchè?

"Non voglio fare nessun tipo di polemica. Ciascuno ha i propri valori e il proprio modo di intendere il calcio. Non sto dicendo – chiarisce subito il tecnico – che io sono nel giusto e qualcun altro nel torto. Semplicemente non ho trovato le condizioni per proseguire con il mio lavoro e, per questo, ho rinunciato anche ad un contratto interessante. Non è una cosa comune, ma non voglio figurare come un "eroe". L'allenatore è un uomo come tutti e, credo, che la coerenza dovrebbe sempre muoverne l'agire".

E' già rientrato in Italia. Seguirà qualche match?

"Si, sono già in Italia. Non seguirò alcuna partita ma mi dedicherò ai miei figli, che mi hanno fatto trovare una lettera al mio rientro".

Lei avrà seguito la LegaPro anche dal Belgio. Cosa pensa di questo campionato?

"Si, l'ho seguita anche dal Belgio attraverso le pagine del vostro sito, che leggo sempre con piacere. La 1^ Divisione è sicuramente un torneo di buonissimo livello, con "piazze" e squadre importanti. Ci creda, alcune formazioni della serie A belga farebbero fatica a salvarsi in questi nostri tornei italiani".

Ha già avuto qualche contatto per una nuova panchina?

"No, nessun contatto al momento. Mi godo questo momento di tranquillità, sperando non duri eccessivamente. Quello che mi preme, dopo l'ultima esperienza a maggior ragione, è che chi sceglie mister Capuano, lo deve fare a ragione veduta. Con la mia "storia", i miei pregi e i miei difetti. Io ho sempre chiesto di non avere intromissioni di tipo tecnico, e questo lo vedo come un mio pregio. Vede – conclude Capuano – come allenatore mi sento inferiore a pochi, ma non sono uno "yes-man", e, nel calcio attuale, potrebbe risultare anche problematico".