ESCLUSIVA TLP - Cevoli: "Reggiana? Grande piazza e ricordi splendidi. Con Ancelotti ..."

11.02.2014 10:00 di  Nicolò SCHIRA  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TLP - Cevoli: "Reggiana? Grande piazza e ricordi splendidi. Con Ancelotti ..."
TMW/TuttoC.com
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

Fra i papabili alla panchina della Reggiana c'è anche il nome di Roberto Cevoli. Il tecnico originario di Rimini ha lavorato ottimamente al Monza e alla guida della Primavera della Reggina, dove ha lanciato nel calcio che conta il giovane Coppolaro, appetito da Juventus, Inter e Napoli. L'ex difensore si è raccontato in esclusiva a TuttoLegaPro.com.

Mister, il suo nome è accostato alla Reggiana: sensazioni?

"Per ora non c'è nulla di ufficiale, ma sicuramente ciò mi inorgoglisce. A Reggio ho giocato e vinto. I ricordi sono splendidi e credo di aver lasciato una traccia significativa da calciatore".

Un solo anno ma denso di emozioni e culminato con la promozione in Serie A...

"Fu un'annata fantastica. C'era Carlo Ancelotti allenatore e centrammo il salto nella massima serie. Giocai trentacinque partite, disputando un'annata importante".

Ricordi di Reggio Emilia?

"Una piazza appassionata e di grande tradizione. Oggi spiace vederla in Lega Pro, perchè merita palcoscenici importanti. Ho conservato splendidi ricordi. Se mi chiamassero, direi certamente di sì".

C'erano stati contatti con club di Seconda Divisione durante questa stagione (Messina e Cuneo): conferma?

"C'era stato qualcosa, ma poi hanno fatto altre scelte. Ebbi un abboccamento anche con l'Aprilia. Prima o Seconda Divisione non fa differenza, l'importante è trovare un club per poter lavorare bene".

In Lega Pro ha lavorato molto bene a Monza, dove lanciò diversi talenti come Eramo e Samb. L'anno scorso alla Reggina ha svezzato il classe '97 Coppolaro...

"Mauro ha doti importanti e può fare una carriera di livello. Ho letto che lo seguono i principali club di A: sono orgoglioso di aver contribuito alla sua crescita professionale. Personalmente sono abituato a lavorare con i giovani e non mi preoccupa farlo anche nei professionisti".