INTERVISTA TC - Curiale: "Fiero dei 100 gol. Messina e Vibonese, ecco come è andata"

07.05.2022 21:00 di  Sebastian Donzella  Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Curiale: "Fiero dei 100 gol. Messina e Vibonese, ecco come è andata"
TMW/TuttoC.com
© foto di Federico Gaetano

Un finale di stagione agrodolce. Agro per la retrocessione, dolce per i 100 gol da professionista raggiunti in carriera. Davis Curiale, esperto attaccante, nell'ultima stagione divisosi tra Catanzaro e Vibonese, si è raccontato ai microfoni di TuttoC.com

Iniziamo dalla parte peggiore di quest'annata: la retrocessione con la Vibonese.
"Troppi errori che ci sono costati troppi punti. E alla lunga l'abbiamo pagata. Non lottavo da molti anni per la salvezza e non è stato facile farlo dopo tante stagioni in squadre al vertice: ho provato a portare la mia esperienza e la mia grinta al sostegno della causa rossoblù ma purtroppo in tanti siamo arrivati negli ultimi giorni di mercato. Il tempo di conoscerci bene non c'è stato, visto che in poche settimane abbiamo giocato subito cinque partite senza ottenere i risultati previsti. E così il treno salvezza ci è sfrecciato davanti ed è finita così amaramente. Mi spiace davvero tanto per la piazza e, in particolare, per il presidente Caffo: è sempre stato presente, sia in casa che in trasferta, nonostante l'età e i tanti impegni. Ci tiene molto e sono sicuro che farà di tutto per riportare la Vibonese in Lega Pro, magari tramite il ripescaggio. Lo ringrazio perché mi ha dato la possibilità di rimettermi in gioco vicino la mia famiglia". 

Ora la parte dolce: 100 gol in campionati professionistici.
"Un traguardo che ogni attaccante sogna. Spero, prima di finire la carriera, di arrivare a quota 150 gol totali visto che ne ho una ventina tra le varie Coppe e l'Eccellenza disputata da giovanissimo. A Vibo Valentia ne ho segnati quattro in tredici partite e ne avrei potuti segnare altrettanti senza i miracoli dei portieri avversari. A 34 anni, comunque, resta la soddisfazione di aver dimostrato di poter reggere certi ritmi. Finché ci riesco voglio continuare a giocare".

Sliding doors: a gennaio sembrava fatta a Messina, poi la Vibonese.
"Se ne è parlato tanto ma la verità è semplice: ho preso la scelta migliore per la mia famiglia. Sarei dovuto andare a Messina, poi nelle ultime ore si è fatta sotto la Vibonese. Non volevo allontanarmi da Catanzaro visto che la mia famiglia si è stabilita qua e quando a gennaio sono stato messo sul mercato dal club giallorosso, ho cercato la soluzione più vicina a casa. Se fossi stato solo forse avrei fatto scelte diverse".

Capitolo ex squadre: il Catania tra i dilettanti, il Palermo agli sceicchi.
"Catania mi è rimasta nel cuore: ho tantissimi amici, mi è dispiaciuto tantissimo. Spero ripartano da una proprietà seria che abbia ambizioni e potenziale economico, tornando presto nelle categorie che merita. A proposito di proprietà, questi sceicchi che arrivano a Palermo dovrebbero rappresentare un'occasione enorme per una città che merita di stare in altre categorie. Non sarebbe male se un altro gruppo di miliardari, arabi ma anche americani, decidesse di prendere il Catania: bisognerebbe far conoscere loro la Sicilia intera, sono convinto che investirebbero talmente tanto nella nostra Isola. Tornando al presente, gli sceicchi faranno un affare a prendere il Palermo che il prossimo anno lotterà sicuramente per il primo posto con una grande squadra".

Fantamercato: se domani la chiama il Catania in Serie D?
"Al Catania non si può dire di no. Sarebbe la mia prima volta in Serie D ma per certe piazze la categoria non conta: a Catania, e chi ci ha giocato sa quello che dico, ti senti giocatore vero. A prescindere dalla serie".

A proposito di Sicilia, c'è aria di Nazionale...
"Ho ricevuto la convocazione dalla Nazionale siciliana, guidata da mister Giovanni Marchese, ex del Catania: a giugno ci sarà un Europeo con 12 squadre non riconosciute dalla FIFA a Nizza, in Francia. Ci sarà una certa visibilità, con spettatori e televisioni. Sarà un onore rappresentare la mia terra: penso che ci saranno altri colleghi di Serie C siciliani che vi parteciperanno".

La Serie C, comunque, non è ancora finita. È tempo di playoff. E tra poco toccherà al suo ex Catanzaro.
"Una delle favorite: completa in tutti i reparti, dovrà avere la fortuna del sorteggio, magari evitando Padova e Reggiana in semifinale. Credo che il club veneto sia più forte, anche se di poco, rispetto a emiliani e calabresi. Poi scelgo Palermo e Foggia come outsider, con i pugliesi che hanno un maestro Zeman che insegna calcio. Quando l'ho incontrato, con la Vibonese, vedevo giocare i rossoneri e quasi mi veniva da fermarmi in mezzo al campo per guardarli: giocavano benissimo, del resto stiamo parlando di un allenatore immenso".

Chiusura sul futuro: Curiale che farà?
"Intanto penso alla Nazionale sicula. So di essere in forma e, a 34 anni, non avendo mai avuto infortuni gravi, mi sento pronto per giocare ancora tra i professionisti. Avevo un altro anno di contratto con la Vibonese che ovviamente è saltato. Ma sono fiducioso per il prossimo anno di trovare la squadra giusta".