INTERVISTA TC - Foschi: "Dimissioni per dare un segnale"

04.03.2021 07:30 di Stefano Scarpetti   vedi letture
Luciano Foschi
TMW/TuttoC.com
Luciano Foschi

E' intervenuto ai microfoni di Tuttoc.com il tecnico Luciano Foschi, per un breve periodo alla guida del Carpi al posto dell'esonerato Sandro Pochesci prima di dimettersi. Il tecnico ex Renate e Ravenna ha parlato del breve periodo alla guida del club biancorosso non sottraendosi a fornire un giudizio riguardo il girone B:

Mister quando ha accettato l'incarico si aspettava di affrontare tutte queste difficoltà, oppure ha trovato una situazione più difficile di quanto credesse?

"Quando siamo arrivati sapevamo che la squadra era in difficoltà a livello fisico, il covid aveva impedito di allenarsi durante la pausa natalizia. Sapendo questo abbiamo provato insieme al mio staff  di incidere sul piano dell'organizzazione tattica e a livello tecnico. Qualcosa è stato fatto, una partita è stata vinta ma sono emerse in maniera impietosa le carenze atletiche. Visti i molteplici recuperi la squadra ha disputato un intero girone, ovvero 18 partite nel giro di un mese e mezzo. Si poteva dilatare maggiormente le partite nel tempo, ma non voglio fare polemica riguardo a questo".

Quindi la ragione della mancanza di risultati sono imputabili a questo aspetto? oppure ci sono state altre problematiche?

"Nel calcio moderno quando non riesci a correre non c'è niente da fare, gli avversari ti schiacciano. Basti guardare in serie A cosa successo al Milan contro lo Spezia. Io non ho allenato nel periodo in cui sono rimasto a Carpi, facevamo tamponi pre partita e poi la gara. Non c'era modo di incidere in nessuna maniera".

Quindi le dimissioni sono dovute all'impossibilità di lavorare quanto avrebbe voluto?

"Esattamente, una volta appurata l'impossibilità di poter lavorare - senza incolpare nessuno - visto il rapporto con la dirigenza del club ho deciso di lasciare l'incarico, per dare un segnale alla squadra, perchè ci tengo che i biancorossi possano conseguire la salvezza. Ho ritenuto opportuno prendere questa decisione, l'ho fatta con grande serenità".

Rifarebbe questa scelta? crede che questo tipo di esperienza negativa possa condizionare in negativo la sua professione? spesso si guarda ai risultati e si tracciano bilanci affrettati

" Questo non mi preoccupa, la mia carriera parla chiaramente. Ho ottenuto promozioni, quindi avrei dovuto trovarmi in una categoria diversa. Non credo che un mese e mezzo possa condizionare la mia professione. Molti guardano ai risultati, ma nel mondo del calcio ci sono persone in grado di valutare con criteri oggettivi".

Diamo uno sguardo al girone B di terza serie, caratterizzato da grande equilibrio al punto che il fanalino di coda Arezzo può mettere in difficoltà Arezzo e Mantova:

Stiamo parlando di una squadra dai valori tecnici importanti, che ha pagato un conto pesante al covid. È guidata da un allenatore dal palmares importante. Giustamente sta facendo di tutto per uscire da questa situazione. Questo dimostra il livello generale del girone".

Situazione fluida in testa alla classifica, secondo lei chi può prevalere?

Ci sono squadre attrezzate nella parte alta della graduatoria, in linea teorica il Perugia sarebbe in testa, dovendo recuperare alcune partite, anche se nel turno infrasettimanale ha pareggiato con la Sambenedettese, oltre agli umbri vedo il Padova la più attrezzata, senza nulla togliere a Sudtirol e Modena".