INTERVISTA TC - Paganese, Piovaccari: "Invertiamo il trend fuori casa"

08.12.2021 15:30 di  Marco Pieracci   vedi letture
INTERVISTA TC - Paganese, Piovaccari: "Invertiamo il trend fuori casa"
TMW/TuttoC.com
© foto di Mirco Sorrentino/Uff. Stampa Paganese

Nella sua lunga carriera Federico Piovaccari ha segnato più di 130 gol nei professionisti con diverse esperienze all'estero tra Spagna, Romania, Cina e Australia. Ai microfoni di TuttoC.com la punta centrale della Paganese ci parla della nuova avventura con la formazione azzurostellata, alla quale si è legato questa estate per le prossime due stagioni.

Quanto è stato importante il successo nel derby?
"Non era facile, venivamo da due sconfitte e trovare una vittoria così importante in un derby su un campo al limite della praticabilità ci ha dato morale dopo aver perso a Monopoli in maniera immeritata".

Come spieghi lo spread tra casa (19 punti) e trasferta (1)?
"E' un problema che stiamo cercando di risolvere, ne parliamo tanto tra noi nello spogliatoio. Dobbiamo essere più cinici e cattivi fuori casa, non tanto a Monopoli dove non meritavamo di perdere quanto in altre gare come Palermo ,Campobasso e Avellino nelle quali eravamo spenti e ci mancava proprio la spinta. In casa invece abbiamo un atteggiamento diverso, sicuramente il pubblico influisce perchè ci dà una mano, però se vogliamo stare un po' più in alto in classifica bisogna cominciare a ottenere qualche risultato fuori casa".

Contro il Picerno può essere la gara giusta per sbloccarsi?
"Sotto l'aspetto mentale non la dobbiamo sbagliare. Ci arriviamo con entusiasmo essendo tornati a vincere dopo tanto tempo e siamo consapevoli che dobbiamo assolutamente trnare a fare punti in trasferta. Sì, può essere la gara giusta".

Sei soddisfatto del tuo rendimento personale?
"Mi sono aggregato alla squadra negli ultimi giorni del mercato, cercando di fare del mio meglio visto che non avevo fatto la preparazione col gruppo e mi mancava il lavoro sul campo. Sono partito benissimo, segnando tre gol nelle prime partite poi ho avuto qualche acciacco dovuto principalmente alla mancanza di preparazione che mi ha impedito di aiutare la squadra per un mese abbondante. Adesso sono tornato a giocare mettendo minuti nelle gambe, penso di aver fatto delle buone prestazioni ma l'attaccante va valutato anche sotto l'aspetto realizzativo ed è giusto così perchè è di quello che vive".

Punti alla doppia cifra?
"E' il mio obiettivo personale anche se ovviamente il collettivo viene prima, ho fatto pure tre assist e sono contento di quello che sto facendo e dei punti che abbiamo in classifica, nonostante qualcosa lasciato per strada in trasferta. Abbiamo le ultime tre partite prima della sosta che ci possono riportare a ridosso dei playoff ".

Come hai ritrovato la Serie C dove mancavi ormai da un decennio?
"Sono stato cinque anni fuori dall'Italia, esperienza alla Ternana a parte, ma ho sempre seguito il nostro campionato a tutti i livelli. Non è certamente la Serie C che avevo lasciato a Ravenna nel 2010. La ritrovo ringiovanita, il livello è un po' calato ma ci sono comunque delle belle realtà. Nel girone C ci sono grandi piazze che non meritano questa categoria e questo mi ha spinto a tornare. La Paganese mi ha voluto fortemente e sono qui per aiutare i giocatori meno esperti con la mia esperienza. Siamo una buona squadra, in casa abbiamo un ruolino da alta classifica. Dobbiamo sistemare un po' le cose fuori e poi possiamo toglierci delle soddisfazioni".

Non aver giocato in A è l'unico rammarico della tua carriera?
"Ho fatto benissimo in Romania, giocando anche la Champions League ma il rammarico di non aver mai giocato in Serie A c'è sempre stato. Ci sono andato molto vicino ma il problema che abbiamo ancora oggi in Italia è che c'è troppa fretta nel giudicare un giocatore, soprattutto se è giovane. La maggior parte trova fortuna all'estero oppure non viene aspettato ed esplode da un'altra parte. Tendiamo a dare troppo velocemente delle etichette. I giovani bravi all'estero giocano senza guardare all'età".