INTERVISTA TC - Pres Potenza: "Tutto aperto tranne gli stadi, tanta ipocrisia"

26.09.2020 12:00 di  Antonino Sergi   vedi letture
INTERVISTA TC - Pres Potenza: "Tutto aperto tranne gli stadi, tanta ipocrisia"
TMW/TuttoC.com

Un Potenza 2.0 quello che si presenta ai nastri di partenza di questa Serie C, lo ha ribattezzato così il presidente Salvatore Caiata alla viglia dell'esordio contro il Catanzaro e con uno sciopero scongiurato proprio nella giornata. Tanti i temi affrontati ai microfoni di TuttoC.com dal patron del club lucano.

Presidente finalmente si ricomincia. C'è stato il timore di dover ancora rinviare la partenza?
"Personalmente ho sempre auspicato che prevalesse il buon senso e trovavo inopportuno uno sciopero dopo otto mesi di fermo. La Lega ha convocato l'Assemblea per discutere questa lista degli over e il campionato riprende tra mille incertezze, dubbi, paure, stadi chiusi e difficoltà economiche diffuse. Quando il pallone ricomincia a rotolare gli animi si riaccendono immediatamente".

Lei è stato sempre favorevole alla lista a 22, cosa cambia invece con una lista a 24?
"Sono per la lista a 22, continuo ad essere convinto che sia la soluzione più opportuna. Come succede in democrazia la maggioranza in Assemblea si esprimerà, la lista a 22 era stata votata comunque e non era decisione del presidente. Il problema di fondo è che la Serie C è ricca di realtà diverse tra di loro e quindi è difficile trovare condizioni condivise da tutti. Poi mediamente vengono utilizzati 18 calciatori quindi non capisco il motivo di allungare ancora la lista".

Il Ministro Spadafora ieri ha annunciato anche la revisione del protocollo sanitario passando da due ad un tampone a settimana a 48 ore dalla partita. Decisione corretta?
"E' una buona decisione ma il Ministro dovrebbe essere un po' più informato perché non sa che non si gioca soltanto una volta a settimana. Quando si gioca di infrasettimanale dovremmo fare tamponi ogni tre giorni e non più ogni quattro. Due tamponi a settimana è una cosa fuori da ogni logica ed etica".

Invece qual'è la sua posizione riguardo l'argomento stadi?
"Tanta ipocrisia. Sento ministri che dicono meglio scuole aperte e stadi chiusi, non capisco come il virus non possa contagiare nei luoghi chiusi mentre può contagiare nei luoghi aperti con distanziamento. Sembra una battaglia populista, non possono essere aperti i cinema e ristoranti e non gli stadi. C'è la possibilità di fare ticketing elettronico così da identificare chi si reca allo stadio e controllo tramite videocamere del comportamento all'interno dell'impianto. Mi sembra paradossale che tutto sia aperto tranne gli stadi, spero si arrivi presto ad un'apertura misurata".

Poi sono sempre i presidente a pagare.
"Qua tutti dimenticano che da otto mesi chi fa calcio non incassa un euro. Anche per questo trovo paradossale la possibilità di uno sciopero".

Adesso si riprende con un Potenza completamente rivoluzionato.
"Per noi è il Potenza 2.0 con freschezza, allegria, voglia di giocare con il sorriso e capacità di esprimere un calcio piacevole come nella nostra prima uscita nonostante la sconfitta. E' un progetto di rinnovamento, abbiamo iniziato un percorso nuovo che porta alla sostenibilità".

Esce Murano entra Cianci, andrà via Silvestri. Cosa ci dobbiamo aspettare sul mercato a poco dal termine?
"Niente, il mercato del Potenza è finito. Ieri abbiamo fatto il colpo di mercato più importante del campionato, Cianci il Serie C è l'attaccante più forte della categoria".