INTERVISTA TC - Protti: "Deve prevalere la meritocrazia"

16.11.2019 17:00 di  Stefano Scarpetti   vedi letture
Igor Protti
TMW/TuttoC.com
Igor Protti
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Ci sono calciatori che non possono essere dimenticati nella mente degli amanti del calcio: uno di questi è Igor Protti, il quale ha avuto il merito di segnare in tutte le categorie - primato condiviso con Hubner - all'interno di un carriera vissuta con le maglie tra le altre di Rimini, Virescit, Livorno, Lazio e Messina. Sono in totale 217 le reti in 617 presenze complessive. In seguito al suo ritiro dal calcio giocato si sono registrate esperienze come direttore sportivo al Tuttocuoio e quella da club manager del Livorno. L'ex attaccante è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com analizzando l'andamento del campionato di terza serie, toccando anche tematiche di carattere generale.

Dopo l'esperienze in Toscana in qualità di dirigente, adesso segue il calcio dall'esterno?

"Ho un impegno in una scuola calcio a Livorno, per il resto mi tengo aggiornato seguendo le partite del fine settimana. Ovviamente ho visto anche alcune partite di serie C".

Una delle squadre a cui è rimasto particolarmente legato è il Bari, che ne pensa del campionato condotto finora dai pugliesi?

"I biancorossi sono erano una delle formazioni maggiormente accreditate del girone C alla vigilia del torneo, hanno incontrato delle difficoltà come logico che sia in un campionato difficile come la terza serie. Da qualche giornata hanno trovato maggior continuità, risultato che ha consentito non soltanto di conquistare punti in classifica, ma anche fiducia ed autostima in vista del prosieguo del torneo. Certo, la distanza in graduatoria rispetto alla Reggina, attuale prima della classe, è importante, ma la serie C ci insegna che i campionati si vincono a primavera. Mi auguro che i pugliesi possano centrare la promozione in serie B".

A livello più generale, solitamente in questo periodo affiorano purtroppo problematiche societarie di alcuni club: come se ne esce?

"Rispetto alle ultime stagioni sono stati fatti degli importanti passi in avanti, la governance Ghirelli sta portando i suoi frutti e maggior stabilità rispetto al recente passato. E' chiaro che fino a quando ci sarà soltanto una squadra ad avere problemi nel pagare i propri tesserati la guardia dovrà essere alta. Difficile trovare una vera e propria ricetta in questo senso, forse ci deve essere attenzione riguardo ai singoli club monitorando, anche se non facile, i cambi di proprietà".

Sull'utilizzo dei giovani in terza serie che ne pensa?

"Per fortuna è cambiata la regola, adesso non c'è più l'obbligo. Ritengo sia giusto anche perchè fino alla scorsa stagione c'era l'utilizzo indiscriminato dei giovani per accedere ai contributi per il club con minori risorse. Non credo fosse la politica giusta, sono del pensiero che un calciatore gioca soltanto se lo merita, ai nostri tempi era molto difficile riuscirci. Ci siamo guadagnati il diritto di giocare solo dimostrando di meritarlo, deve essere lo stesso adesso: credo che nel calcio si deve tornare ad una forma di meritocrazia".

A proposito c'è un giocatore che l'ha colpita maggiormente?

"Parto con il dire che non ho visto moltissime partite, tuttavia il calciatore che ha catturato maggiormente la mia attenzione è Vincenzo Silvestro, esterno sinistro del Rimini. Lo dico con certezza avendolo osservato dal vivo".