INTERVISTA TC - Urbano: "Sarei orgoglioso di tornare a giocare in Italia"

24.07.2018 07:30 di  Raffaella Bon   vedi letture
Orlando Urbano
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Orlando Urbano
© foto di Francesco Scopece/TuttoLegaPro.com

Orlando Urbano, difensore centrale classe 1984, è reduce da alcune stagioni in Svizzera tra Chiasso e Lugano. Il giocatore, ora svincolato, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per parlare del suo futuro: "Mi piacerebbe ricoprire una veste dirigenziale. Nel frattempo mi sono portato avanti facendo il corso a Coverciano per il patentino Uefa B. Ma siccome sto ancora molto bene, mi piacerebbe ancora esprimermi come calciatore. Mi permetto una considerazione personale: ringrazio il centro tecnico di Coverciano per la possibilità che ci sta dando: ad alcuni di noi sono arrivate prime proposte, oltre che apprezzamenti. Non vediamo l'ora di trovare una prossima sistemazione".

Hai parlato del ritiro di Coverciano: che aria si respira?
"Il corso di Coverciano è molto utile per noi giocatori perché ci permette di restare in forma fisica, condividere esperienze e imparare cose nuove per quello che sarà il dopo calcio. L'aria che si respira è positiva perché si sta bene insieme, anche se allo stesso tempo ci sono esperienze di giocatori che vengono da fallimenti, situazioni che non fanno bene al calcio. Ne abbiamo discusso e con l'AIC cerchiamo di perfezionare il sistema calcio italiano, soprattutto per quanto riguarda le tutele dei giocatori".

Dopo aver passato due anni all'estero, sei pronto a tornare in Italia?
"Dopo l'esperienza di sei anni in Svizzera, è stato molto bello è tornare qua e vedere tanti ex colleghi e compagni di squadre. Si rivivono un po' tutti i bei momenti vissuti nel calcio italiano. Coverciano ti fa venir voglia di continuare sul territorio: l'Italia ha sempre un grande fascino e per me sarebbe un orgoglio poterci tornare. Ma in Svizzera ho trovato tanta organizzazione nello sport. Qualsiasi opportunità oggi va tenuta in considerazione".



Tra le tue ex squadre anche il Como: che ne pensi delle possibilità di ripescaggio?
"Sarei molto felice di vedere una piazza così importante tornare nel professionismo. Sarei felice avesse una gestione societaria affidabile, una strategia e una programmazione sana: tante società vanno nel professionismo senza i mezzi necessari. Personalmente sarei anche orgoglioso ci fosse una possibilità di tornare nel Como".

Quindi ci torneresti?
"Sì, l'esperienza di Como da capitano è stata bellissima. Abbiamo fatto un'annata importante, esprimendo un ottimo calcio. Mi rimarrà per sempre dentro l'aver fatto il capitano in una piazza così importante. Un ritorno sarebbe bello da vivere: non lo escludo se dovesse arrivare una chiamata".

Un'altra tua ex squadra è la Reggiana che ha vissuto la mancata iscrizione in Serie C.
"Sono molto dispiaciuto: in Italia ci sono città e piazze importanti, tra cui Reggiana, Como e anche Cesena. Non è bello vedere continuamente queste mal gestioni che offendono la storia, la tifoseria e i dipendenti. I fallimenti fanno solo male al calcio. C'è bisogno di nuove gestioni che portino tutte le società in alto. Inoltre essendo stato un giocatore della Reggiana conosco l'attaccamento che c'è da quelle parti: ne sono enormemente amareggiato e sono vicino a loro col pensiero".