Petrone: "Ravenna, bel messaggio per il Girone B. L'Arezzo si è rinforzato"

L'allenatore Mario Petrone è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoC.com per fare il punto della situazione sul campionato di terza serie.
L'ultimo weekend di Serie C ha portato un altro esonero e da inizio stagione ce ne sono stati già alcuni.
"Spesso le società guardano il bilancio e quindi iniziano la stagione con un allenatore meno esperto, oppure fanno scelte dovute all'ex giocatore di turno che smette di giocare e allena subito. L'esonero non è visto solo dal punto di vista dei risultati. Ci sarebbe tanto da dire su questo argomento, le valutazioni sono ovviamente differenti. Per quanto riguarda il Picerno, reputo questa società una delle più virtuose del calcio di Lega Pro. Conosco benissimo il direttore generale Vincenzo Greco e la squadra ha sempre fatto benissimo. Ogni scelta è stata felice, quindi mi meraviglia questa decisione. Però ripeto, l'esonero non è più una notizia. Piuttosto, la vera notizia dal punto di vista giornalistico è chi sarà l'allenatore che prenderà il posto dell'esonerato: quindi, diciamo che abbiamo fatto un passo avanti".
Come hai visto questa giornata? Una tua analisi dei tre gironi...
"L'analisi sui tre gironi sta, bene o male, rispecchiando le attese. Parliamo di Vicenza e Brescia nel Girone A, a cui aggiungerei il Lecco, che sta disputando una stagione davvero ottima. È una squadra che ha effettuato rinnovi mirati sull’undici titolare dello scorso anno, inserendo alcuni elementi molto interessanti. È una società che investe nello scouting, uno strumento fondamentale che viene sfruttato a dovere. È una bella sorpresa, perché significa che anche in Lega Pro si guarda al talento estero, non solo a quello locale. Nel Girone C la situazione è simile a quella del Girone A, con la differenza che la retrocessa Salernitana sta facendo un ottimo lavoro. Ha ritrovato le motivazioni e ha ristabilito subito il divario con le altre. È un girone molto difficile, probabilmente uno dei pochi in cui si arriverà alle ultime 4-5 giornate senza sapere chi andrà in Serie B. Benevento, Crotone, Cosenza e Catania sono tutte realtà che hanno militato in categorie superiori, questo girone si sta dimostrando davvero competitivo. Reputo il Girone B il più debole e carente dal punto di vista tecnico e delle risorse, manca una società con un pacchetto di giocatori di categoria superiore: sono state inserite diverse neopromosse dalla Serie D e sappiamo bene quante difficoltà possono incontrare queste squadre al primo anno in Lega Pro, con budget raddoppiati ma risorse inferiori".
Lecco, una meraviglia al secondo posto...
"Ho visto la partita di domenica contro l'AlbinoLeffe: Furrer ha segnato un gol bellissimo, con un gesto tecnico notevole. Fisicamente è un giocatore che può ambire alla categoria superiore. Sono contento perché si vede un lavoro strutturato, un'impostazione societaria che punta a costruire valore e patrimonio: ben vengano queste realtà. E' un po la mia filosofia: penso sempre a ottenere risultati sul campo, ma anche a portare capitale alla società attraverso la valorizzazione dei giocatori".
Chi stupisce e chi delude?
"La squadra che stupisce per aver acquisito da subito una mentalità da categoria è il Ravenna, formazione che fa della fisicità la sua forza: nel derby dell'Adriatico a San Benedetto ha sofferto, ha avuto occasioni per chiuderla ed è stato anche fortunato in alcune situazioni. I giallorossi hanno vinto una gara battagliando sui centimetri e su tutte le zone del campo. E' un messaggio molto importante per tutto il girone, perché questa è una squadra che ha pulizia caratteriale e temperamento: continuando così, la spensieratezza derivante dal non partire come favoriti nei pronostici può sicuramente dare continuità a questo momento positivo. Restando nel Girone B, Arezzo e Ascoli hanno dato continuità, ritoccando l'organico dello scorso anno con innesti mirati e non mi sorprende che siano nelle zone di vertice della classifica. Faccio un po' il tifo per i bianconeri: conosco la piazza e le esigenze dei tifosi, che ti sostengono per tutta la partita facendo da dodicesimo uomo. L'Ascoli non ha ancora vissuto un episodio negativo, quindi non conosciamo le reazioni del gruppo dal punto di vista del carattere e del temperamento: i marchigiani devono ancora affrontare le squadre della parte sinistra della classifica, da qui a Natale incontreranno tutte le dirette concorrenti e allora sarà poi il momento di fare una valutazione a 360 gradi. L'Ascoli se la giocherà fino in fondo con l'Arezzo: i toscani rischiano poco, sono solidi e si sono rafforzati rispetto allo scorso anno. La Torres, invece, non può avere la classifica attuale: si è ringiovanita molto ma ha ragazzi validi e selezionati con attenzione da uno scouting attento al territorio, spero in una sua pronta risalita. Il Gubbio, infine, ha un organico che può giocarsi i playoff.
Nel Girone A, Il Vicenza sta confermando la continuità del lavoro svolto negli anni scorsi, e su questo non avevo dubbi: conosco bene la famiglia Rosso. Il Brescia, invece, si porta dietro l’organizzazione e lo standard della Feralpisalò, ma con un pubblico che vale due categorie superiori. Secondo me, a gennaio dovrebbero inserire qualche elemento importante per provare ad arrivare fino in fondo, giocandosela con il Vicenza o attraverso i playoff".
Livorno: cosa sta succedendo?
"C’è sempre la società che punta al doppio salto, come il Ravenna, che ha alle spalle una realtà importante e ambiziosa e sta facendo un ottimo campionato. Il Livorno, invece, ha una squadra molto esperta, ma per la rosa che ha non dovrebbe trovarsi in quella posizione di classifica. Non vivendo la quotidianità, non posso sapere le dinamiche interne, ma conosco alcuni giocatori come Di Carmine, Monaco, Odjer e Hamlili. Sono tutti elementi di spessore, troppo importanti per stare così in basso".
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