Burzigotti: "Ad Arezzo investimenti in strutture ed ora si vedono i frutti"

Lorenzo Burzigotti, ex calciatore con una carriera che abbraccia Serie C e Serie B, è intervenuto come ospite di 'A Tutta C', trasmissione in onda su TMW Radio e iL 61.

La tua carriera calcistica è stata lunga, tra Serie C e Serie B, con tante squadre. Una di queste, l’Arezzo, sta andando molto bene. Ti aspettavi che potesse essere così competitiva dopo anni non sempre facili?

"Negli ultimi anni, l’Arezzo ha lavorato molto bene. Vivo a Sansepolcro, in provincia di Arezzo, e andavo spesso a vedere la squadra. Hanno avuto momenti difficili, ma di recente hanno investito tanto nelle strutture: un nuovo centro sportivo, un hotel per ospitare i giovani e alcuni giocatori della prima squadra. Questo dimostra la volontà di fare le cose per bene, e ora si vedono i frutti".

Investire nei settori giovanili, nella formazione degli allenatori e nelle strutture sembra essere la chiave per una società di calcio. È così anche a livello internazionale?

"Assolutamente. Le grandi società, anche all’estero, puntano molto sulle strutture. Riportare i ragazzi e tutto l’ambiente a far parte di una società è fondamentale per creare interesse e lavorare in modo efficace".

Parlando di giovani, so che hai allenato. Raccontaci di questa esperienza.

"Ho iniziato a lavorare con i ragazzi tre anni fa, dopo aver lasciato il Sansepolcro, e quest’anno ho avuto la fortuna di entrare nell’Arezzo, dove mi occupo della scuola calcio. È un ambiente che mi piace tantissimo. Lavorare con i giovani è meno sotto i riflettori rispetto al calcio dei grandi, ma c’è tanto da fare. È un lavoro di semina per il futuro".

In Italia ci sono ragazzi bravi, ma sembra che all’estero abbiano più fiducia nei giovani. Cosa ne pensi?

"In Italia i talenti ci sono, senza dubbio. Il problema è che all’estero si dà fiducia ai giovani molto prima. Qui, invece, c’è più pressione: un ragazzo che esordisce in prima squadra viene subito paragonato a grandi nomi, con un faro puntato su di lui. Ci vuole tempo per imparare a gestire questa pressione".