Cioffi: "Situazione Rimini fa male. Più controlli su chi va al comando dei club"
Renato Cioffi, ex tecnico del Rimini nella prima parte della stagione 2019/20, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per commentare i temi caldi della Serie C che vedono sotto i riflettori proprio i romagnoli.
Si va verso l'esclusione del Rimini.
"Fa male perché è una piazza con una storia calcistica importante, sono passati allenatori e giocatori che poi hanno fatto carriera e poi è una città con oltre centomila abitanti, molto conosciuta nel mondo. È brutto sentire determinate cose su di essa e poi sapere che nessuno può fare qualcosa per questa squadra. Questo fa male".
C'è da dire che già ad agosto si erano palesate delle difficoltà.
"Già nel fine campionato scorso, nonostante la vittoria della Coppa Italia Serie C, si erano palesate difficoltà oggettive. Vorrei dire che a chi ammette squadre con queste problematiche, che bisognerebbe rifletterci prima, evitando un'agonia e le illusioni ai tifosi, di modo da dare la possibilità di organizzarsi in modo diverso da subito".
Che ricordi porta con sé di Rimini?
"Sono tutti positivi, al di là di come è andata a finire nel novembre 2019. Il Rimini rimane una pagina importante della mia lunga carriera. Infatti sono quelle società che io seguo ogni settimana perché mi è rimasta dentro, sono stato accolto bene e mi fa piacere che Rimini possa fare sempre meglio. Fa malissimo vederla così, come è successo ad altre società come la SPAL che è dovuta ripartire dall'Eccellenza. Quando si riparte, bisogna avere le basi solidi: non è una vergogna ripartire dal basso, l'importante è avere una società stabile".
Cosa dire ai tifosi?
"Li abbraccio tutti, a uno a uno. Ora non è il momento di mollare, ma di stare vicino a chi vorrà fare calcio serio a Rimini".
Giocatori e staff si sono visti corrispondere solo lo stipendio di agosto.
"Anche questo è un altro nodo che mi dispiace. Tutti gli addetti ci vivono con il calcio, devono portare avanti una famiglia senza avere lo stipendio quando compete, è dura. Riforme più dura? Io credo che i controlli ci sono, non bisogna aspettare tanto ma colpire subito duramente al primo errore, al primo ritardo. Bisogna vedere bene chi va al comando delle società: se non ha un credito importante, deve essere evitato che acquisisca una società".
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 7/2017 del 29/11/2017
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore Responsabile: Ivan Cardia
© 2025 tuttoc.com - Tutti i diritti riservati