Feralpi, Diana: "Non c'è tempo per piangersi addosso e cercare colpevoli"

Feralpi, Diana: "Non c'è tempo per piangersi addosso e cercare colpevoli"TMW/TuttoC.com
Aimo Diana
© foto di Roberto Della Corna/TuttoC.com
Oggi alle 10:30Girone A
di Valeria Debbia

Iniziano male i playoff della Feralpisalò: i Leoni del Garda vengono battuti 3-1 dal Crotone e, mercoledì, dovranno vincere con almeno due gol di scarto per poter accedere al secondo turno nazionale. 

In sala stampa c'è quindi la disamina di mister Aimo Diana: "Siamo molto dispiaciuti per questa sconfitta. È stata una partita difficile e complicata contro una squadra che sapevamo essere forte, e lo ha dimostrato. Al minimo errore, con attaccanti del loro calibro, si subisce gol, e noi li abbiamo incassati. Dobbiamo fare mea culpa, riconoscere che dobbiamo dare di più. C’è ancora un’altra partita: conosco l’animo profondo dei miei calciatori e so che mercoledì daranno tutto per provare a ribaltare la situazione. Ora tocca a noi vincere, anche con dei gol di scarto, e faremo di tutto per riuscirci, dando il massimo fino all’ultimo secondo.

Cosa è mancato? Sicuramente qualcosa. Abbiamo subìto gol che non mi aspettavo, soprattutto il secondo, arrivato dopo aver pareggiato, a causa di un nostro errore. Con ragazzi esperti come i nostri, avremmo dovuto essere più risoluti, gestire meglio la parità e poi giocarcela. Invece, subendo il gol, abbiamo ridato slancio a una squadra sostenuta da uno stadio che dà una grande carica. Ho detto ai ragazzi di alzare subito la testa: non c’è tempo per piangersi addosso, per cercare colpevoli o per qualsiasi altra cosa. Dobbiamo solo recuperare, tornare in campo e mettere qualcosa di diverso nella partita di mercoledì. Loro lo sanno, quindi testa alta, non voglio vedere musi lunghi, c'è ancora una partita da giocare.

Dobbiamo ringraziare chi ha affrontato questa trasferta. Ci dispiace non aver regalato una gioia, è una cosa che ci rammarica molto. Mercoledì ci aspettiamo il massimo supporto possibile: non conta la quantità di persone presenti, ma la voglia di sostenerci con cori e incitamenti. Noi li sentiamo, e questo è fondamentale".