Intervista TC

Pergolizzi: "Le mie favorite nel Girone B. Ravenna, ottima rosa con Okaka e Donati"

Pergolizzi: "Le mie favorite nel Girone B. Ravenna, ottima rosa con Okaka e Donati"TMW/TuttoC.com
Rosario Pergolizzi
© foto di Aldo Sessa/TuttoPalermo.net
Ieri alle 21:00Primo piano
di Raffaella Bon

Rosario Pergolizzi, ex calciatore del Ravenna ed ex tecnico dell'Ascoli e del Campobasso, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoC.com.

Mister, domani il Ravenna sarà di scena a Guidonia: che tipo di insidie si aspetta da questa trasferta?

"È una trasferta come tutte, credo che il campionato di Serie C è sempre difficile, ogni partita può creare problemi. Guidonia è una neopromossa e ha fatto finora buoni risultati. Credo che sia una partita difficile ma conoscendo l'organizzazione del Ravenna credo che andrà a fare la sua partita: gioca infatti allo stesso modo sia in casa sia in trasferta".

La società ha investito tanto sul mercato portando in giallorosso giocatori del calibro di Okaka e Donati: quanto cambia l’identità della squadra con innesti di questo livello?

"Non li scopro io: hanno curriculum importanti. Quando si prende questo tipo di giocatori l'importante è la mentalità e la professionalità che portano nello spogliatoio: ritengo che loro possano portare qualcosa in più e assemblando il tutto a questi due acquisti importanti può venire fuori una bella rosa. Con loro si è andati a rinforzare una rosa che già poteva fare un ottimo campionato".

Dopo un mercato così ambizioso, l’obiettivo dichiarato può essere la promozione: come si gestisce il peso delle aspettative?

"Io credo che in questi campionati serve la mentalità e vivere partita dopo partita. L'ambizione fa comunque sempre piacere, ma l'equilibrio unito all'umiltà, al sacrificio e al lavoro sono le componenti importanti. Spero che il Ravenna le abbia tutte".

Okaka è arrivato con grande entusiasmo: pensa possa già essere decisivo da subito o servirà tempo per vederlo al top?

"Lo ripeto: ritengo che sia una questione di mentalità. Se si metterà al servizio della squadra, potrà dare tanto. Un giocatore come lui, che riempie l'area di rigore, in C è importante, ma serve mettersi anche a disposizione dei più giovani".

Con l’esperienza di Donati e il talento dei giovani, il Ravenna sembra avere un mix equilibrato: lei che sensazioni ha?

"Ho visto il Ravenna e credo che Braida - di cui conosciamo l'importanza e l'eleganza - abbia fatto scelte importanti sia a livello di over sia di under. Il mercato è stato fatto in modo egregio, ci sono tutti i presupposti per fare veramente bene".

In chiave campionato, domani spiccano anche sfide come Ascoli-Perugia e Campobasso-Pineto: che indicazioni si aspetta da questi confronti diretti?

"Per quanto riguarda l'Ascoli, io ritengo che i bianconeri abbiano una rosa importante costruita attraverso un mercato importante. E poi c'è la dimostrazione dei tifosi con il numero di abbonamenti e di presenze allo stadio. È una tifoseria al top. E la squadra ha la mentalità giusta. L'Ascoli può mirare a vincere il campionato: ha la forza sia sul campo sia sugli spalti. Il Perugia ha fatto un'ottima squadra e quindi sarà una partita difficile, ma aperta ad ogni risultato. Per quanto riguarda Campobasso e Pineto penso che i molisani abbiano costruito un'ottima rosa, più equilibrata dello scorso anno, dove c'è stata più confusione. Quest'anno è stato cambiato tanto con giocatori di qualità e di categoria: credo che anche loro possano fare un gran campionato. Il Campobasso è rimasto nel mio cuore: la tifoseria mi ha dato tantissimo e la stimo con affetto. C'è un legame che va oltre a tutto. Il Pineto ha costruito una buona squadra, però vedo il Campobasso più pronto e in palla".

A suo avviso chi tra le rivali ha allestito l’organico più competitivo per giocarsi i primi posti insieme al Perugia, la vedi come favorita?

"Tutti parlavano della Vis Pesaro e sta facendo non benissimo e dell'Arezzo che invece ha già 9 punti. Poi ritengo che Campobasso, Ascoli, Perugia e Ravenna abbiano fatto delle rose che sono state costruite bene. Queste sono le squadre che hanno più possibilità per presupposti, anche se poi sarà il campo a fare la differenza. Servirà la gestione e partire bene perché è fondamentale: più punti fai all'inizio, più dai morale e più dai entusiasmo e questo ti fa lavorare bene".

In questa fase iniziale, oltre ai risultati, quanto è importante dare subito un’identità chiara di gioco?

"Ogni allenatore ha il suo modo di pensare e di mettere la squadra in campo, ma poi è la gestione che è importante. Quando non vengono i risultati positivi, perdi l'autostima quindi anche quella è molto importante".

I tifosi del Ravenna, tua ex squadra, credono molto in questa squadra: cosa si sente di dire a loro alla vigilia di una stagione così importante?

"Nessuno regala niente, nessuna squadra vuole perdere. La continuità di risultati permette di lavorare bene, così come l'unione e la gestione dello spogliatoio, anche nei momenti meno belli. Anche le sconfitte portano crescita. Ma lì c'è tutto per superare anche i momenti negativi".

Se dovesse indicare le tre priorità del Ravenna per restare stabilmente in alto, quali sarebbero?

"Io posso dire che per la mia esperienza quando si ha una società forte e organizzata, con fondamenta solide è importante. Poi la tifoseria, che sia matura e trovi equilibrio nelle sconfitte. Infine il gruppo, nell'umiltà e nella voglia di mettersi sempre in discussione. E senza dimenticare le strutture: le cose improvvisate non durano".