Pres Livorno chiede tregua ai tifosi: "Sostenerci fino a giugno è molto importante"

Pres Livorno chiede tregua ai tifosi: "Sostenerci fino a giugno è molto importante"TMW/TuttoC.com
Joel Esciua
Oggi alle 09:45Primo piano
di Valeria Debbia

Nella conferenza stampa tenutasi ieri allo stadio Armando Picchi, in occasione della presentazione del nuovo allenatore amaranto Roberto Venturato, il presidente del Livorno Joel Esciua ha affrontato a tutto campo la situazione della squadra e dell’ambiente, rispondendo alle critiche e lanciando un appello alla tifoseria, come raccolto dai colleghi di amaranta.it.

Sul percorso iniziale del campionato, Esciua ha ripercorso le tappe: "Siamo partiti ad agosto in una situazione che sembrava perfetta, la prima partita con la Ternana è stata emozionante e abbiamo avuto il piacere di avere Lucarelli e soprattutto Protti a cui mandiamo un saluto anche oggi. Ora invece ci troviamo in una situazione in cui vorremmo avere qualche punto in più. Dopo la quarta giornata sono iniziati i primi dubbi, ma il momento definitivo è stato nella partita con l’Ascoli quando abbiamo preso due gol nei primi minuti di gioco. Io però trovo sbagliato esonerare un tecnico dopo 4 giornate e credo sia necessario dare del tempo per lavorare. Forse dopo abbiamo fatto l’errore contrario e potevamo esonerarlo prima, ma è facile dirlo adesso".

Guardando al futuro, Esciua ha chiesto una tregua alla tifoseria con una metafora: "Amiamo i nostri figli più che odiare i figli degli altri. E con i nostri figli intendo il Livorno e i suoi giocatori, l’allenatore e lo staff. Io credo che oggi sarebbe importante veramente fare una tregua e pensare ai propri figli ovvero chi va in campo la domenica e sostenerli durante la partita anche se si odia il presidente in carica. Io non ho problemi a prendermi insulti la domenica anzi vorrei essere contestato io e non i dirigenti o la squadra. Credo che sostenere questi ragazzi fino a giugno sarebbe molto importante".

Sulle difficoltà del settore giovanile e del centro sportivo di Banditella, ancora inutilizzabile, il presidente ha ammesso: "Sull’operazione di Banditella abbiamo sottovalutato le tempistiche e le burocrazie necessarie e poi lo abbiamo trovato in condizioni peggiori rispetto a come ce lo aspettavamo. Abbiamo pensato di poter partire subito e di questo errore mi assumo la responsabilità. Abbiamo preso un sacco di giovani atleti e allenatori che necessitano di essere contrattualizzati e messi in regola. Certamente allestendo 13 squadre giovanili e non solo le 5 obbligatorie abbiamo fatto il passo più lungo della gamba. Anche sotto questo aspetto dovevamo usare questo anno per assestarci a livello organizzativo".