Rimini, Scarcella: "Chi può comandarmi deve ancora nascere, non sono un prestanome"

Rimini, Scarcella: "Chi può comandarmi deve ancora nascere, non sono un prestanome"
Oggi alle 17:30Primo piano
di Giacomo Principato

Giusy Anna Scarcella si presenta. La patron del Rimini, nonché a capo anche della Building Company, spiega idee, ambizioni e perché del nuovo corso nella conferenza stampa indetta quest'oggi: "Con l'accordo del Rimini F.C. c'è l'accordo per il centro sportivo della Gaiofana, per cui tra le prossime settimane si dovrebbe concretizzare. Mi occupo di energie rinnovabili e vendiamo impianti fotovoltaici. Siamo stati attenzionati da una grande società parastatale e accreditati come tecnical partner. Abbiamo quindi la fortuna di avere un portafoglio servizi che possiamo utilizzare per un rapporto di servizio tra l'ente ed il cliente finale. Perché a Rimini: prima di tutto perché c'è un progetto importante che è il centro sportivo, per far pubblicità alla mia azienda e per fare business - le parole riprese da Newsrimini.it -. Il più grande fornitore è di Bologna, abbiamo una dipendente che è di Rimini, è la nostra responsabile di produzione. Avevo una sede a Riccione. La proprietà dell'ufficio ha lasciato le insegne e i miei non si sono preoccupati di toglierle. Una volta che ho liquidato il mio ex socio ho chiuso l'ufficio ma non ho licenziato la mia dipendente, con l'idea di aprire un ufficio a Rimini. Abbiamo la possibilità di riempire la Romagna di pannelli, ma qui c'è la visibilità della Rimini Calcio. Io penso che la Building avrà una crescita esponenziale nel prossimo anno, nel 2026, perché abbiamo lavorato sodo in questi anni e nel 2026 avremo i benefici, il Rimini F.C. avrà dei grossi benefici perché cresceremo di pari passo. Il Rimini non è stato acquisito da una società, ma dalla mia società, che è la Building Company. La crescita sarà di pari passo. Io dico sempre: mio figlio, la mia famiglia, la Building e ora dico il Rimini FC. Per il ruolo che ricoprirò è prendermene cura. Io intervengo solo se necessario".

Dure le parole di smentita a merito a certe voci circolate in merito alla proprietà: "Non ho idea di chi sia Pulcinella, ma loro, però una volto non c'è, altrimenti mi farei fare una domanda. Qui Pulcinella non ne possono esistere. Ho deciso di essere una donna libera e indipendente. Perini è la mia persona di fiducia. Deve ancora nascere quello che mi deve comandare, non potrei mai essere il prestanome di nessuno. Chi mi conosce, sa il mio vissuto, ha collaborato con me nei 14 anni di carriera, lavoro, sacrifici che abbiamo fatto, che ci hanno permesso di essere oggi qui, io non accetto che qualcuno possa pensare che io sia la testa di legno di qualcuno. Tant'è che ho querelato chi lo ha detto, l'ho detto e l'ho fatto. Chi ha detto che sono una testa di legno, una mafiosa, una camorrista e chi ha offeso in maniera sgradevole me e mio figlio".