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Tiribocchi: "Seconde squadre creano ambiente troppo ovattato per crescere"

Tiribocchi: "Seconde squadre creano ambiente troppo ovattato per crescere"TMW/TuttoC.com
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di Matteo Ferri

Simone Tiribocchi, ex bomber tra le altre di Atalanta e Siena ed ora allenatore del Città di Brughiero, è intervenuto come ospite di 'A Tutta C', trasmissione in onda su TMW Radio e Il 61.

Allora Simone, io inizierei da quello che sta accadendo in una piazza che tu hai avuto modo di conoscere proprio alla fine della tua carriera da centravanti, ovvero il Vicenza, che poi è il club con il quale hai iniziato anche il lavoro fuori dal campo. Una squadra che arriva da un pareggio su un campo come quello di Trento, ma la sensazione è che la squadra di Fabio Gallo quest'anno sia veramente difficile da superare perché, come ha detto lo stesso tecnico del Lanerossi, dopo l'1-1 a Trento, queste partite in inferiorità numerica, già il fatto che tu riesca a non perderle, vuol dire che hai una squadra anche matura sul piano dell'esperienza, del carattere, quindi tutto quello che serve per rimanere in vetta alla classifica del girone A.
"Sì, lo sappiamo che sono campi difficili. L'anno scorso il Vicenza ha fatto un campionato bellissimo, importante, un testa a testa col Padova, poi alla fine l'hanno spuntata i vicini di casa del Vicenza, quindi quest'anno aveva già un impianto molto forte. Adesso ha un buon vantaggio in classifica, ma sappiamo che è un campionato molto difficile, dietro ha una società che sta ripartendo, sta costruendo qualcosa di importante, però è vero che sta facendo un bellissimo percorso, ha una squadra forte, ieri un pareggio, ma che sa anche un po' di vittoria. Certe volte queste partite rischi di perderle, ma invece dando continuità di risultati si crea un ambiente molto positivo. Come hai detto, lo conosco, so quanto è importante avere l'entusiasmo quando si gioca in quello stadio lì".

Chiedere a un ex atalantino del Brescia sembra quasi una blasfemia, però mi sembra uno dei temi più importanti di questa stagione, la nascita dell'Union Brescia, che di fatto si è trasformata da Feralpisalò alla nuova realtà di casa del Rigamonti, la squadra di Diana, nonostante non sia stata un'estate particolarmente tranquilla sul piano societario, e quant'altro è comunque lì dietro al Vicenza, tre vittorie consecutive. In questo weekend ha vinto anche il derby con l'Albinoleffe 1-0, si era portato a casa anche il derby con il Lecco, che è la terza forza di questo girone. Ti chiedo se ti aspettavi che più che una nuova squadra, una nuova società, riuscisse ad impattare subito così bene con il campionato di Serie C?
"Intanto ho un allenatore secondo me molto bravo, che è Aimo Diana. Come giustamente hai detto, un'estate molto complicata, quindi non c'era da aspettarsi questo addio, ma anche è vero che è una squadra decisamente all'altezza, e gli ultimi risultati lo dicono. Tre vittorie consecutive, soprattutto la vittoria con il Lecco, che è l'altra pretendente, anche se secondo me non è strutturata per arrivare fino alla fine in questo momento. Quindi sta facendo sicuramente un buon percorso, che è una crescita ma con risultati, quindi anche questo è molto importante. Mi viene da sottolineare un po', se andiamo a vedere invece il Cittadella, che comunque sta facendo molto più fatica perché viene da una retrocessione, e sulla testa dei calciatori, dell'ambiente, questo pesa".

Simone, tu sei abituato anche nel tuo percorso professionale, anche come commentatore tecnico. Ti abbiamo visto più e più volte essere protagonista, spettatore privilegiato di gare di campionati anche di categoria superiore. In Serie C oramai siamo all'ottavo anno del progetto Seconde Squadre. Ti chiedo che idea ti sei fatto anche in relazione dal punto di partenza in cui è nato questo progetto, ovvero quello di dare una nuova via per la valorizzazione dei giovani calciatori italiani, poi azzurrabili, come si dice, in relazione alla possibilità di essere convocati nelle rappresentative del nostro paese. La Juventus c'è dall'inizio, è arrivata l'Inter, il Milan ha fatto una comparsata e adesso in questo momento rimane vivo il progetto Milan Futuro, ma in Serie B. La tua Atalanta sta ottenendo buoni risultati, anche cambiando girone, perché in questo momento la Dea è nel girone C, però poi andando a vedere i risultati oggettivi di ragazzi per la nazionale italiana, ne sono usciti decisamente pochi. Mi ricordo qualche apparizione di Fagioli, qualche apparizione di Miretti, il resto legandoci soprattutto alla Juventus che, come dicevo prima, è in campo, è protagonista di questo progetto da otto anni. Si sono viste tantissime plusvalenze per il bilancio bianconero, ma di ragazzi italiani in ascesa veramente pochi.
"È un discorso molto ampio. Non che non sia giusto, però mi lascia qualche dubbio. Mi lascia il dubbio nella creazione. Io vado a fare delle seconde squadre che vanno a giocare in un campionato, però l'ambiente secondo me è sempre ovattato. Quello che ha fatto la differenza per me e per tanti altri ragazzi come me era andare a fare la C, ma in piazze difficili. Io penso all'Atalanta che si allena a Zingonia, alla Juventus si allena in un centro pazzesco, comunque sei sempre molto protetto. Poi ti vai a scontrare contro squadre dove ci sono professionisti, magari più grandi, però non sei messo in una condizione dove ti devi anche adattare. Sei quasi sempre agevolato. Comunque sei nell'orbita della prima squadra. La settimana la vivi in una maniera diversa. Io credo che, come si diceva una volta, andare a farsi le ossa è decisamente meglio. Andare in una piazza e respirare la cultura di quella piazza, viverla, capire che quello che hai vicino vive con il risultato della domenica è totalmente diverso. Quello che non condivido fino in fondo è che sono seconde squadre, ma ci sono troppi giocatori che vanno a coprire i giovani. Ci sono giocatori esperti che servono, ci mancherebbe, però forse vanno a coprire quello che serve a queste seconde squadre. Mettere dei giovani in campo per fargli fare un campionato vero, crescere e prendere le prime batoste sia emotive sia anche di risultato, ma per poter creare un fisico sia esterno ma soprattutto interno che si possa adattare a quello che è il calcio, cioè tanti alti e tanti bassi. Invece mi sembra che vengono fin troppo protetti e questo poi ti porta a non essere fortissimo mentalmente".

Tra l'altro tu la Serie C, se non mi ricordo male, l'hai fatta a Benevento, che è una delle tre piazze che in questo momento si sta contendendo il primo posto nel girone C, un girone C che di piazze, di peso ambientalmente complicate ne ha quante ne vogliamo perché al netto di Salernitana, Catania e Benevento che sono le tre indiziate principali a centrare la promozione diretta in Serie B c'è Cosenza, c'è Crotone, c'è Potenza, c'è Foggia, ce ne sono veramente tante. Secondo te il Benevento al netto del KO contro il Catania in uno degli scontri diretti tra queste tre ha le chance per giocarsela fino alla fine. È un progetto di mister Auteri con Marcello Carli in cabina di regia che si porta avanti oramai da un paio di stagioni. Pensi sia arrivato a maturazione?
"Sì, però devo dire come quello del Catania. Anche Catania ha avuto delle difficoltà negli anni, soprattutto lo scorso anno però poi sta crescendo, è una società forte un ambiente che secondo me incide come quello del Benevento, soprattutto quando vai a giocare da loro è normale che possa incidere. Sicuramente questo è il girone più bello le hai menzionate tutte, le piazze, in questo momento la Salernitana in testa però è veramente un girone molto bello, difficile e da seguire, secondo me, fino all'ultima giornata sarà una lotta a tre e non dimenticherei qualche altra piazza come Cosenza che è lì, Casarano è un progetto importante magari non arriverà alla fine, ma è un progetto importante".

Per quanto riguarda la Serie C, spesso si ha una percezione un po' alterata rispetto a chi ha la realtà che si sta creando negli ultimi anni perché è una Serie C che sta crescendo in visibilità sta crescendo anche in professionalità ci sono squadre sempre più atleticamente preparate, tatticamente preparate con allenatori che si sanno far valere e si fanno le ossa in Serie C perché la Serie C di fatto è una palestra non solo per i calciatori ma anche per gli allenatori C'è un tecnico che sei riuscito a seguire in particolare che ti piace, ti stuzzica anche in proiezione salto di categoria ovviamente tra quelli giovani che magari sono quelli meno seguiti come è successo l'anno scorso ad Andreoletti 
"Te l'ho detto prima, io ho seguito, ho fatto il patentino il corso con Aimo Diana secondo me è una persona che dedica molto tempo al calcio è molto pignolo, lavora bene per me è un allenatore che però ha avuto già le sue esperienze qualcuna non è riuscito a portarla a termine altre le ha fatte molto bene è sempre un po' sottovalutato io credo che sia un allenatore che con il giusto percorso è ancora giovane, relativamente giovane e con il giusto percorso possa arrivare a fare ottimi risultati e magari anche prendere un percorso diverso in una categoria superiore".

Senti l'ultima domanda Simone prima di salutarti e ringraziarti te la faccio su un'altra tua squadra che però non è in Serie C mi riferisco al Siena il numero di gol credo che dimostri quanto tu abbia fatto bene nelle due esperienze che hai avuto in bianconero è a due punti dal primo posto in Serie D credi che possa essere e se segui ancora un po' quello che succede a Siena che possa essere l'anno buono per rivedere anche i bianconeri in Serie C perché è una piazza che abbiamo conosciuto una ventina di anni fa anche in Serie A e che negli ultimi anni ha vissuto una crisi profonda con tre fallimenti consecutivi è una piazza che non sembra, almeno finora, essere stata in grado di recuperare i palcoscenici del professionismo
"Ha avuto tante difficoltà specialmente con l'avvio dello sponsor principale poi è stato tutto un po' andare verso il basso adesso sta ricostruendo ha cambiato tante società negli ultimi anni seguo da lontano e adesso sembra abbia anche una struttura societaria all'altezza e una squadra forte è un campionato difficile perché è un campionato molto complicato anche se poi certi risultati non lo danno a vedere ma io mi auguro proprio nel preciso non so se è strutturata per salire mi sembra una buona squadra mi sembra un bell'ambiente finalmente societario io mi auguro che possa tornare in Serie C per poi ancora fare e tentare un'altra scalata".