Pillon: "Triestina, con il -20 serve un miracolo. Vicenza? Per me vincerà"

Giuseppe Pilon, allenatore con un ricco percorso professionale anche in Serie C, è intervenuto come ospite di 'A Tutta C', trasmissione in onda su TMW Radio e Il 61, offrendo una panoramica approfondita sullo stato attuale del calcio in terza serie. 

La Triestina vive un momento difficile con 20 punti di penalizzazione, ma il gruppo squadra mostra orgoglio. Merita una sottolineatura?

"Dispiace per la situazione a Trieste, una piazza fantastica. La società ha avuto problemi negli anni passati, e ora serve un miracolo per salvarsi con una penalizzazione così pesante. Sono partiti bene, con la cattiveria giusta. Spero che si formi una società forte per un futuro migliore, per il pubblico, l’azienda e la città. Trieste, con lo Stadio Rocco, ha tutte le condizioni per un progetto serio. In bocca al lupo ai ragazzi che non si arrendono".

Nel Girone A, il Vicenza era atteso come protagonista, curiosità per il nuovo Brescia, ma è spuntato il Lecco. Sarà una corsa Vicenza-Brescia?

"Vicenza e Brescia si giocheranno il campionato fino alla fine. Il Lecco è partito molto bene, ma le potenzialità e l’organico di Vicenza e Brescia sono superiori. Vedo loro due favorite per la promozione".

Il Brescia è ripartito bene dopo una retrocessione dolorosa. La sorprende?

"La retrocessione è stata dolorosissima, e le fusioni non sempre sono accolte con entusiasmo. Il presidente Pasini, ex Feralpisalò, essendo bresciano, ha dato un vantaggio. Brescia non ha perso tempo, con una società forte alle spalle. Negli ultimi anni ci sono stati problemi societari, ma quest’anno, con un’idea chiara e un presidente importante, faranno un grande campionato".

Il Vicenza ha sfiorato la promozione per due anni, ma i playoff l’hanno penalizzato. Quest’anno, con un nuovo allenatore e alcuni cambi, l’asticella sembrava abbassarsi. Invece, può essere un vantaggio?

"Senza dubbio. Sono partiti bene, con giocatori adatti alla categoria. La Serie C è difficile, devi essere sempre sul pezzo. Vincere in C è più complicato che in B, con una sola promozione diretta e i playoff. Il Vicenza ha capito come funziona, e per me vincerà il campionato. I cambiamenti hanno portato nuove motivazioni positive".

I playoff sono un campionato a parte, e spesso le seconde non riescono a salire. È la difficoltà della Serie C?

"Esatto. La prima va in Serie B, ma i playoff sono un’altra storia. È un campionato difficile, e le seconde spesso pagano lo sforzo della stagione regolare".

Il Cittadella, altra retrocessa, sta vivendo una partenza complicata. Con il direttore Marchetti, può ritrovare la sua dimensione?

"La partenza è stata inaspettata per tutti. Conoscendo Cittadella e Marchetti, pensavo a un avvio diverso. Hanno cambiato con Iori, un mio ex giocatore, una persona eccezionale. Mi dispiace vederli così, ma sono convinto che, con serietà, i loro valori usciranno. Non è semplice metabolizzare una retrocessione, ma ce la faranno".

Nel Girone B, l'Ascoli, che lei ha allenato, sta ritrovando entusiasmo con un nuovo proprietario. L'Arezzo è primo, ma c’è equilibrio con Perugia e Ternana in difficoltà. Che ne pensa?

"Ascoli è partito col piede giusto. Conosco la realtà, la tifoseria calda e vicina. Quest’anno c’è un’unità di intenti tra società, tifosi e giocatori, diversa dagli anni passati. Conoscendo la città, faranno bene, come dimostrano i risultati. Arezzo è ben guidata e sarà una lotta con Ascoli. La Ternana, dopo buoni campionati, è in una situazione diversa per il rinnovamento, che richiede tempo".

Il Girone C è molto equilibrato, con Crotone, Benevento e altre squadre competitive. Chi avrà la meglio?

"È un girone difficile, con tante squadre che ambiscono alla vittoria. Crotone e Benevento sono piazze importanti che stanno facendo bene. La Serie C, soprattutto nel Girone C, è dura, anche agonisticamente. Chi avrà più continuità e meno alti e bassi avrà un grande vantaggio".