INTERVISTA TC - Ds Arzignano: "Annata splendida. Mercato? Prima il sogno playoff"

27.03.2023 20:30 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Ds Arzignano: "Annata splendida. Mercato? Prima il sogno playoff"
© foto di Arzignano Calcio

Vittima sacrificale, vaso di coccio, anello debole, probabile fanalino di coda. L'Arzignano, a inizio stagione, era considerata più o meno così. Sia perché arrivava dalla Serie D sia perché era stata inserita in un girone micidiale, pieno di big e di club più piccoli ma dal portafogli bello carico. Invece i giallocelesti, in silenzio e con costanza, sono riusciti a salvarsi. E adesso, incredibilmente, puntano a un piazzamento playoff impossibile da ipotizzare sei mesi fa. TuttoC.com ha intervistato uno degli artefici di questa spettacolare stagione, il direttore sportivo Mattia Serafini

Ottavo posto, piena zona playoff, salvezza raggiunta a marzo. Praticamente impossibile pronosticarlo. 
"Sono piacevolmente colpito e sorpreso da questo traguardo raggiunto con quattro giornate d'anticipo. Anche perché la quota salvezza nel girone è molto più alta rispetto a quella degli altri due. Sono fiero e orgoglioso dello staff tecnico, dei ragazzi e di tutti i collaboratori che aiutano sempre questa società a crescere e migliorare, senza dimenticare il Presidente, il consiglio d'amministrazione, il Direttore Generale e tutti gli sponsor che ci permettono di essere sempre precisi e chiari nei nostri impegni".

Salvezza ottenuta al 'Menti', in casa del Vicenza, vostro capoluogo di provincia. Sarà difficile chiedere ancora ragazzi in prestito, visto il gran sgambetto...
"I rapporti di collaborazione e di stima reciproca sono bellissimi. Mi auguro che la piazza Vicenza raggiunga il proprio obiettivo al di là delle difficoltà che sta avendo perché ha le capacità umane e tecniche per farcela. Che la nostra permanenza in Serie C sia arrivata al 'Menti' ha un sapore ancora più storico ma saremmo stati contenti a prescindere. Auguriamo comunque loro tutto il meglio possibile perché se lo meritano".

Il nuovo obiettivo si chiama playoff. Non ha paura che la squadra si adagi?
"Abbiamo un gruppo di ragazzi molto intelligenti, affamati, sognatori, non appagati. La forza nostra è il gruppo, è lo staff che ha saputo dare una mentalità importante a questi calciatori, scelti uno per uno per determinate caratteristiche tecniche e soprattutto umane. Sono certo al 110% che i ragazzi daranno il massimo da qui alla fine. Sicuramente dobbiamo fare più punti possibili anche se si tratta di partite molto difficili e molto toste. Il 22 aprile, come dico da tempo, tireremo giù una linea, vedremo dove saremo arrivati, il tipo di campionato fatto e la portata raggiunta da questa situazione speciale. Vedremo in che posizione saremo finiti. Adesso, quindi, bisogna ancora pedalare".

Il vostro attaccante Francesco Grandolfo, tra i più esperti in rosa, ha detto che il vostro segreto è stato 'volersi bene'. Che, per un direttore, significa aver creato davvero quel famoso 'amalgama'.
"Questo gratifica molto il mio lavoro. Tendo a scegliere i ragazzi in base alle loro qualità umane, non solo tecniche, perché i loro percorsi non sono stati ancora totalmente onesti con le loro qualità. Questo perché penso che alla fine, se metti in condizione un giocatore di esprimere il suo potenziale, la qualità viene fuori. Vederli tutti abbracciati nella sconfitta e nella vittoria esalta un lavoro importante e dispendioso".

Un nome su tutti: Manuel Antoniazzi, figlio della cantera, centrocampista goleador classe 2000, a segno anche col Vicenza.
"Manuel è un vero esempio di cosa significhi voler emergere. Sia dal punto di vista mentale che da quello fisico è eccezionale: fa una vita sana, mangia in maniera equilibrata, sta davvero attento a ogni aspetto della sua carriera. Negli anni è migliorato tanto e mi sento di dire che è un giocatore pronto per qualcosa di importante. Meriterebbe una chance in un club con altri obiettivi o di un'altra categoria. Qualche richiesta c'è stata, vedremo".

Quindi il mercato inizia a muoversi...
"Qualcosa è arrivato, non parlo solo di Antoniazzi. Ma è ancora tutto ancora in fase embrionale. Le squadre stanno ancora giocando, sicuramente qualche nostro giocatore è stato visionato da osservatori di altre società, vedremo il mercato come si muoverà".

A proposito di richieste: a 30 anni è uno dei più giovani direttori sportivi della categoria ed è già al sesto anno all'Arzignano. Fin qui due campionati vinti in Serie D, due playoff centrati sempre in Serie D, una salvezza in Lega Pro, con possibile playoff. Difficile pensare che nessuno l'abbia contattata...
"Adesso sono concentrato solo sulla stagione in corso, voglio finirla al meglio così come lo vogliono tutti. Dopo vedremo: sono legato da altri due anni di contratto, qui lavoro bene, sono felice, sono a casa mia. Al termine della stagione ci siederemo con calma a un tavolo e parleremo. È normale che ognuno di noi abbia dei sogni e anche io lavoro per realizzarli, ma intanto ribadisco che è un onore e un piacere poter lavorare e collaborare con una società che ha piena fiducia nel mio operato".

In caso di playoff chi vorreste come avversaria? Magari una nuova super sfida al Vicenza...
"Dal momento in cui ci saremo dentro inizierò a pensarci, adesso è prematuro farlo. Auguro comunque al Vicenza tutto il bene possibile. Ma in ogni caso centrare i playoff è un sogno, giocarli sarebbe meraviglioso a prescindere dall'avversario".

Oltre al Vicenza, siete riusciti a strappar punti alla capolista Feralpisalò, alla seconda della classe Pro Sesto e la corazzata Pordenone. Vi pesa aver pareggiato tanto con le squadre messe peggio in classifica?
"Quando noi riusciamo a fare punti indipendentemente dall'avversario, per me è un grande traguardo. Ogni volta che l'Arzignano riesce a non perdere è una gran cosa. Anche attraverso tanti pareggi siamo arrivati in una posizione di classifica che ci permette, a quattro giornate dalla fine, di dire che siamo praticamente salvi. Senza quei punti lì saremmo ancora invischiati in situazioni particolari e delicate. Lo dico da inizio anno: ogni volta che in C non perdiamo, abbiamo raggiunto un grande risultato, a prescindere se ci riusciamo con la prima o con l'ultima della classe".

Anche perché il Girone A ha un equilibrio incredibile.
"La distanza tra la prima e l'ultima è veramente irrisoria. Si parla di un distacco di 30 punti, meno di uno a giornata. La discrepanza negli altri gironi è molto più alta. È un grande motivo d'orgoglio precedere in classifica società blasonate e squadre importanti, siamo stati bravi a sbagliare molto meno di altri. Vogliamo continuare a crescere e migliorarci. Non è una frase fatta ma quello che si fa qui all'Arzignano".