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Monachello: "Vicenza favorita, vince anche gare sporche come faceva il Mantova"

Monachello: "Vicenza favorita, vince anche gare sporche come faceva il Mantova"TMW/TuttoC.com
Gaetano Monachello
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Ieri alle 19:30Girone A
di Valeria Debbia

Gaetano Monachello, attaccante del Lumezzane, è stato ospite di 'A Tutta C', trasmissione in onda su TMW Radio e Il 61, raccontando la sua esperienza dopo un grave infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo.

Partiamo da una domanda personale: come stai dopo l’infortunio di marzo? Dovremmo essere vicini al rientro.

"L’infortunio è alle spalle, manca poco, anche se non voglio sbilanciarmi. Finalmente corro e tocco il pallone, anche se ancora da solo. Tre anni fa ho rotto il crociato sinistro, quindi sono abituato, ma la voglia di tornare è tanta. Stare fuori è brutto, chi ci è passato lo capisce. Sono felice perché manca poco al rientro".

Il Lumezzane ha avuto un avvio di stagione difficile, con sei punti in otto giornate. Dopo il cambio in panchina, sono arrivate due vittorie, ma poi un’altra sconfitta. Ora c’è lo scontro diretto con la Dolomiti Bellunesi. Come vivi lo spogliatoio, anche dalla tua posizione diversa causa infortunio?

"Stare fuori è ancora peggio, perché vorresti aiutare, non solo tecnicamente, ma vivendo i 90 minuti, anche solo dalla panchina. Da fuori, in tribuna, non puoi dare un consiglio o un urlo. Sono sempre stato con la squadra, dal ritiro, vivo le riunioni con loro. Ci aspettavamo un avvio migliore, ma siamo partiti male. Mi dispiace per mister Paci, un bravo allenatore e una grande persona, con cui non ho potuto lavorare. I risultati, nel calcio, contano. Con mister Troise, di cui avevo sentito parlare bene da ex compagni, abbiamo visto subito la sua preparazione. Ci ha rimesso sulla retta via, e speriamo di continuare così. Spero di tornare presto per dare una mano".

Nel Girone A, il Vicenza è in testa con quattro punti sul Lecco e sette su Brescia e Inter U23. È destinato a fare corsa a sé?

"Il Vicenza ha una grandissima squadra, come l’anno scorso. Lo dicevo già con i compagni: per me è la candidata a vincere il campionato. È forte, vince anche le partite “sporche”, il che dimostra che è una grande squadra, pronta a portare a casa il risultato in ogni modo. Ci sono passato col Mantova: quell’anno giocavamo benissimo, ma vincevamo anche partite sporche, magari con due calci d’angolo. È l’annata giusta per il Vicenza, anche se Lecco e Brescia non vanno sottovalutati. Però li vedo leggermente favoriti".

Hai fatto una scelta rara anni fa, andando a giocare all’estero per trovare spazio. Ora, con le Under 23 in Serie C da otto anni, pensi che questo progetto stia dando i frutti attesi? Hai visto, nei tuoi anni in Europa, modi diversi di valorizzare i giovani che ti convincono di più?

"All’epoca, senza le regole sugli under, per un giovane dell’Inter era difficile giocare. Ho avuto l’opportunità di andare all’estero, che mi ha dato tanto, anche economicamente, per un ragazzo di 18 anni. È stata un’esperienza importante, che mi ha ripagato: ho coronato il sogno di giocare in Serie A, con 12 presenze. Mi sono fatto le ossa. Ora, con le Under 23, i giovani hanno la possibilità di fare 30-38 partite in Serie C, il che è positivo. Nella mia squadra abbiamo tanti ragazzi forti, ma a volte in altre società i giovani vengono sfruttati solo per il periodo da under. Le Under 23 sono un progetto interessante: permettono ai ragazzi di confrontarsi con “uomini veri” come me, che sono del ’94 e devo portare la pagnotta a casa. Un giovane del 2005-2007 si fa le ossa contro di noi, cresce prima ed è pronto per la Serie B o A. Capisci subito se è “carne o pesce”".

La Serie C ha introdotto il VAR (o FVS). C’è polemica sui tempi lunghi delle decisioni, ma è un passo avanti per la categoria?

"Sono a favore. Il VAR può andare contro, come in Serie B, ma porta più fattori positivi. Per squadre come noi, che devono salvarsi, un rigore o un’espulsione può fare la differenza. Adeguarsi a Serie A e B, con un sistema arbitrale aiutato dalla tecnologia, è super positivo per noi, per gli avversari e per il calcio".