Novara, Zanchetta: "Aspetto nervoso da migliorare ma questo gruppo non è menefreghista"

Novara, Zanchetta: "Aspetto nervoso da migliorare ma questo gruppo non è menefreghista"TMW/TuttoC.com
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Oggi alle 15:00Girone A
di Sebastian Donzella

Andrea Zanchetta, tecnico del Novara, ha presentato in conferenza stampa la sfida alla Triestina: "Abbiamo lavorato come sempre, cercando di stimolare un po' più l'aspetto nervoso: dobbiamo assolutamente alzarne il livello per essere più competitivi, per prenderci quel risultato che da tanto aspettiamo. Intendo il modo in cui si affronta un duello, come interpretare certe situazioni di campo: in allenamento è un conto, in campo c'è un avversario che vuole vincere. Spesso la somma di quei duelli vinti porta a un risultato positivo. Noi siamo stati penalizzati oltremisura in queste partite, ecco perché questo è l'aspetto maggiormente da migliorare.
Gli episodi? Non mi piace dare la croce addosso a nessuno però su alcuni gol, come con l'Albinoleffe, si poteva stoppare l'azione prima, è lampante. Dobbiamo capire che le difficoltà maggiore è quella di interpretare nel modo giusto certe situazioni ed essere più cattivi dal punto di vista sportivo.
I tanti cartellini con due rossi? Non è questo che intendo per aspetto nervoso anche perché sono stati comminati a causa di ingenuità, non sono causati da un nervosismo eccessivo". 

Sull'avversario: "Di fronte troviamo una squadra in salute, che ha valori, al di là delle vicissitudini societarie che, anzi, li sta motivando. Sono forti, giocano bene, sarà un avversario difficile. Il 6-0 della Triestina di pochi mesi fa? A questo gruppo puoi imputare qualcosa a livello nervoso, che non è altissimo, ma non puoi dire che questa rosa non sia sana. Ha la consapevolezza che al momento non riesce a fare delle cose che andrebbero fatte. Non ho bisogno di motivarli, sono i primi a ricordarsi la batosta dell'anno scorso e quanto bruci ancora. Non sono menefreghisti, anzi". 

Sulla ricerca della prima vittoria stagionale: "Non deve diventare un'ossessione altrimenti tutto ciò diventa controproducente. Però giustamente siamo tutti qui a parlare di questo successo che manca perché è la realtà delle cose e dobbiamo prenderne atto ed è quello che dobbiamo cercare. Ritorno al precedente credo tattico? I rientri di giocatori sia a centrocampo che davanti potranno consentirci di tornare a lavorare su quanto preventivato all'inizio ma vediamo".

Su Lanini, fermato da un infortunio a settembre e apparso ancora in deficit di condizione: "Sta trovando il ritmo, vedremo per quanto ne avrà e faremo le valutazioni del caso. Lui ha dato la massima disponibilità a mettersi a disposizione il prima possibile ma era passato tanto tempo dall'allenarsi in una certa maniera. Farlo da solo non è mai come con la squadra, non è così facile e scontato. Forse pensava di trovare un club prima di fine agosto, aggregandosi presto al ritiro, non pensava di rimanere così tanto fermo ad aspettare".

Sulla sfida alle 12:30: "Si cambia orario, è forse il più strano di tutti. Però non possiamo permetterci di pensarci vista la situazione. Per questo la concentrazione non è sull'orario ma su altro".

Sul suo apporto alla squadra: "La mia partecipazione emotiva è sempre stata energica, al 100% di quello che potevo mettere. A volte in maniera strategica ho lasciato un po' più di tranquillità ai ragazzi per diminuire la pressione su di loro. Ma le mie energie non sono assolutamente mai mancate. Credo sia più importante intervenire dentro lo spogliatoio che fare il cinema fuori per fare vedere quanto sei caratteriale. Allenamenti a porte chiuse (decisi dal club NdR)? Gli ultimi due giorni sono d'accordo, prima non avrei problemi ad avere le porte aperte".