Pres Trento: "Progetto in carcere? Il calcio è anche riscatto"
Mauro Giacca, presidente del Trento, ha commentato ai canali ufficiali il progetto che vedrà i gialloblù affrontare in diverse amichevoli i detenuti della casa circondariale Spini di Gardolo: "Siamo davvero felici di essere qui oggi. Crediamo profondamente che lo sport, e il calcio in particolare, abbia una forza straordinaria: quella di unire, di creare relazioni, di costruire ponti dove a volte sembrano esserci muri. Il calcio non è solo una partita lunga novanta minuti ma è un’esperienza umana, fatta di rispetto, di condivisione, di errori e di riscatto. Come società vogliamo essere un punto di riferimento per tutta la comunità trentina e quindi anche per tutti voi perché una squadra di calcio, soprattutto quando rappresenta un territorio, ha il dovere di guardare oltre il campo".
A esprimersi anche la dottoressa Annarita Nuzzaci, direttrice della struttura: "Un messaggio che supera i confini del campo e diventa metafora di vita, perché, come nel calcio, un “autogol” può capitare a chiunque, ma ciò che conta davvero è la capacità di rialzarsi, imparare e ripartire, convinta sostenitrice di queste iniziative e che ha accolto nella giornata odierna tutta la delegazione del Trento Calcio".
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