Top & Flop di AlbinoLeffe-Lumezzane

Top & Flop di AlbinoLeffe-LumezzaneTMW/TuttoC.com
Caccavo, TOP Lumezzane
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com
Oggi alle 18:08Girone A
di Francesco Moscatelli

La festa appena cominciata è già finita per l'AlbinoLeffe che, dopo il divertissement di domenica scorsa contro la Virtus Verona torna ad accusare le criticità che stanno appannando il ruolino di marcia di Mandelli e compagni. E' davvero un colpaccio quello messo a segno dal Lumezzane a Zanica, non solo per la classifica (i bresciani appaiano ora i seriani a quota 16) ma anche per l'entusiasmo che una striscia di sei risultati utili consecutivi ora può cominciare ad autorizzare. Partono bene gli uomini di Lopez (anche questo carattere tutt'altro che inedito), ma se non c'è un grissino può bastare anche un normale cross di Diodato per tagliare la retroguardia seriana, far incornare Malotti e presentare Caccavo al tap-in decisivo dopo un primo, sommario, forse troppo sommario intervento dell'estremo difensore Facchetti. Da qui si sviluppa una gara che vive di fiammate, ma tutto sommato non è un "Lume" che ama chiudersi a riccio. Anzi, le due occasioni più nitide registrate nel finale di gara vedono lo stesso Facchetti esaltarsi. Anche se le braccia alzate, al minuto 100, non sono le sue.

Vediamo ora coloro che, a nostro avviso, sono risultati essere i migliori e i peggiori nella partita disputata questo pomeriggio all'"AlbinoLeffe Stadium" di Zanica.

TOP:

Sottini (AlbinoLeffe): poteva esserci, di nuovo, il nome di Facchetti in questa parte di rubrica. Almeno due salvataggi importanti per il portierino cresciuto nei vialetti di quella che sarebbe stata poi l'Academy bluceleste. Poteva far qualcosa di più in occasione dell'incornata di Malotti che ha portato Caccavo al tap-in vincente? Poteva respingerla meglio? Probabilmente sì ma non è qui senza dubbio il motivo di questa inopinata sconfitta casalinga. E allora in copertina ci va un giocatore che, per ruolo e caratteristiche, dovrebbe essere un classico "gregario". Edoardo Sottini piace quasi più a sinistra che a destra perché ha interpretato bene entrambe le fasi. Di fatto, in chiave proiezione offensiva, è stato più pericoloso delle stesse punte seriane. Sui calci piazzati sia lui sia il suo "alter-ego" Baroni sanno farsi largo tra le maglie avversarie e dunque in questo senso formano un bel tandem. Più in generale, è un AlbinoLeffe che, ad ogni modo e nonostante il tabellino avverso, non esce mai dalla partita e dimostra almeno buona volontà, soprattutto ad inizio gara. Insomma, è un gruppo tutt'altro che rinunciatario. Basterà del sano lavoro o è necessario qualche ritocco in tema di rosa? UN POMERIGGIO DA ANALIZZARE

Caccavo (Lumezzane): nome facile e immediato? Certo, chi decide il tabellino ha ottime possibilità di essere davvero hombre del partido. I tap-in a due passi dalla porta sembrano sempre essere quasi banali: eppure lì, a quei due passi dalla linea, bisogna esserci e per esserci bisogna leggere bene le azioni. E in questa serie C anche questo esercizio non è così scontato come potrebbe sembrare. Ma la gara della giovane punta barese è molto di più. E' essere punto di riferimento in avanti con una squadra, la propria, che per ottantacinque minuti ha ovviamente giocato quasi più sulle ripartenze (in teoria, in pratica invece non ha disdegnato periodicamente di prendere in mano le redini della situazione); è ingaggiare duelli tutto fisico in area con l'altrettanto piazzato Potop; è cercare costantemente la porta, nonostante una marcatura ruvida come la cartavetrata. Da segnalare il consueto peso specifico di Malotti (colpevole però di una ghiotta occasione buttata alle ortiche) ma sono tanti a portarsi a casa almeno un 6.5: da Diodato a Rocca, da Paghera a Ghillani. LA SERIE C CHE SA ALLEVARE

FLOP:

Disattenzione difensive e sterilità degli attaccanti (AlbinoLeffe): sono le due criticità che stanno caratterizzando l'autunno-inverno dell'AlbinoLeffe, bene o male sono queste due caratteristiche che in una partita felice si prendono una pausa ma che, in qualche modo, affiorano sempre in superficie. Sullo scarso feeling delle punte con la porta ogni tanto ci mettono una pezza i centrocampisti (vedasi domenica contro la Virtus Verona, tre reti firmate dalla mediana, casistica che, in teoria, dovrebbe apparire piuttosto curiosa), ma è indubbio che dai Svidercoschi e dai De Paoli, fatto salvo l'impegno che non manca, ci si aspetterebbe qualcosa in più. Paradossalmente colui che sembra provare almeno ad accendere un'idea è Sali, un ragazzo che sulla carta partiva in ultima fila nella gerarchia del reparto offensivo. Ma il tecnico Lopez, difensore di razza ancora prima che allenatore, sarà senz'altro più irritato dai troppo frequenti impacci in copertura, caratteristica che non si era rilevata nel corso dello scorso campionato. Questi due fattori così combinati rallentano molto la marcia dei seriani ed è davvero un peccato parlando comunque di una squadra che dispiega quasi sempre un'identità riconoscibile. GIA'...MA QUALE TERAPIA FUNZIONA?

Sesto risultato utile consecutivo. Quindi? (Lumezzane): è un pomeriggio nel quale il Lumezzane ha esaltato davvero le proprie caratteristiche. Nel senso che si vede davvero che parliamo di una realtà (non solo quindi gruppo-squadra) dalla pellaccia dura, abituata alla lotta per la sopravvivenza, con una esperienza non di anni ma davvero di lustri e lustri di serie C. Che sa come si gioca in serie C. Con uomini che sanno anche palleggiare all'occorrenza, ma solo all'occorrenza. Se c'è da spazzare si spazza, se c'è da usare la malizia (che mai trascende nell'opportunismo) si usa la malizia, se c'è da abbassare il ritmo in ogni modo, quel modo lo si trova. E' proprio nel DNA di questa squadra, se è vero -come è vero- che anche i giovani sembrano subito calati in quest'ottica molto, molto pratica, mentalità che sta trascinando (anche con merito) i valgobbini fuori dalle zone pericolose. Nessun "flop" dunque, perché è un Lumezzane che oggi non solo non ha messo un comprensibilissimo "pullman" davanti a Drago, ma ha anche rischiato il raddoppio. Sempre senza fronzoli, sempre con l'idea di quei tre punti da preservare. OGNI MESTIERE SI ACQUISISCE CON GLI ANNI