Top & Flop di Sambenedettese-AlbinoLeffe

Una mezz'ora di equilibrio, qualche buona occasione per l'AlbinoLeffe. Poi una seconda palla recuperata, un cross di Rocchi e una testa (quella di Stanco), che indirizza un binario che poi non ne vuole sapere di cambiare direzione. Per la gioia del pubblico di casa, poco avvezzo agli applausi ai giocatori sotto la curva dalla partita contro la Ternana, sabato 23 febbraio, era ancora inverno pieno. Sì, è stato probabilmente questo l'episodio che ha consegnato i tre punti ad una Sambenedettese rigenerata nelle ambizioni e negli uomini-chiave, perché la ripresa ha visto di fatto un monologo. Russotto steso da Romizi (penalty trasformato dal romano al primo centro stagionale) e poi ancora Stanco, da solo, con la retroguardia ospite nella più classica delle azioni che vedono schemi e lavagnette completamente in tilt. 3-0, che altro vuoi dire? Forse solo un aspetto: serviva una prestazione di questo tipo per scaldare il cuore di patron Fedeli; forse la Samb, con un Magi II che dimostra di gestire bene le risorse umane in situazioni potenzialmente delicate, ha voltato pagina. E la "Celeste"? Soffrire e combattere, sempre e ogni domenica con la testa ancora più bassa. Per quest'anno, la via verso la redenzione non prevede soste di piacere.
Ecco coloro che, a nostro avviso, sono risultati i migliori e i peggiori del match giocato al "Riviera delle Palme":
TOP:
Stanco-Russotto (Sambenedettese): non sempre i tabellini rivelano i veri protagonisti del match. Questo però è il caso. Stanco e Russotto scrivono con merito la storia di questo pomeriggio quasi trionfale in casa Samb: il modenese giunge in doppia cifra a testimonianza di una stagione che, in qualche modo, lo ri-posiziona tra gli arieti davvero di categoria; il romano guadagna il rigore trasformandolo con freddezza (prima rete per lui). Ma senz'altro le good news non finiscono qui: bene gli esterni con Rapisarda di nuovo ai massimi livelli. E pure Calderini, entrato a partita sostanzialmente ormai archiviata, dimostra quella voglia di fare e quella determinazione che saranno senz'altro utili per playoff a questo punto sempre più probabili. CINQUANTA GIORNI DOPO
Cori (AlbinoLeffe): è difficile trovare buone cose in un pomeriggio così complicato in casa seriana. Volitiva la prima mezz'ora, poi il primo gol di Stanco ha proposto una nuova partita quasi impossibile da giocare per i ragazzi di Marcolini. Perché c'è sconfitta e sconfitta: se la serata contro il Teramo raccontava anche di una sfortuna difficile persino da raccontare, al "Riviera delle Palme", nella Domenica delle Palme, la "Celeste" ha mostrato lati caratteriali che, a questo punto di stagione, preoccupano. Così, nella durezza di un 3-0 difficile da digerire, segnaliamo quali timidissimi "plus" la partita di sacrificio di Sacha Cori, oggi più suggeritore che vero terminale offensivo. E un finale di stagione che, nonostante tutto, ancora è nelle mani di Sbaffo e compagni. CLASSIFICA (QUASI) IMMUTATA, SPERANZE ANCORA VIVE
FLOP:
Cartellini sciocchi (Sambenedettese): detto che la prima mezz'ora ha visto un sostanziale equilibrio (più per una buona vena bluceleste che per un approccio sbagliato dei locali), il vero problema è stato nella gestione dei falli. Una squadra come la Samb deve essere capace, se davvero ambiziosa, di guardare il passo successivo. E allora, perché quei "gialli" -leggi sopratutto Gelonese- a risultato ormai acquisito? Il centrocampista, così come Biondi (ammonito ad inizio gara per un fallo inutilmente cattivo) salta Rimini perché diffidato. E pure lo stesso Stanco, che al "Neri" sarà comunque della contesa... Era necessario? IL CAMMINO NON FINISCE QUI!
Ad ogni reparto la sua pena (AlbinoLeffe): partita oltremodo complicata quella per la "Celeste", che pure era piaciuta nel primo terzo di gara. Poi sono emerse (l'occasione del vantaggio è stata esplicativa in tal senso) le consuete difficoltà nella fase di ripiegamento (che non coinvolge necessariamente solo la difesa) e la difficoltà di accorciare la distanza tra le linee quando serve. E anche questo pomeriggio sono suonate profetiche le occasioni sciupate da Kouko (due nel primo tempo, la terza nella ripresa), a ricordare il vero problema dell'AlbinoLeffe di questa stagione. Quanto al centrocampo, non è facile rinunciare non a uno, non a due, ma a tre elementi titolari. Gli assenti avranno sempre ragione, ma a questo punto di stagione dover rivoluzionare un reparto nevralgico come i centrali di centrocampo non è mai di buon auspicio. La classifica non cambia eccessivamente: sì, è forse questo il Top seriano del pomeriggio in riva al mare. UN PASSO IN AVANTI, UNO INDIETRO
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