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Dg Picerno: "Campionato equilibrato, bisogna sbagliare il meno possibile"

Dg Picerno: "Campionato equilibrato, bisogna sbagliare il meno possibile"TMW/TuttoC.com
Oggi alle 13:45Girone C
di Lorenzo Carini

Ospite di 'A Tutta C', trasmissione in onda su TMW Radio e Il 61, il direttore generale del Picerno Vincenzo Greco ha fatto il punto della situazione sul Girone C, dopo essersi soffermato sul cambio d'allenatore con l'imminente arrivo in rossoblù di Valerio Bertotto.

La classifica è molto corta nel Girone C...
"Ci sono pochi punti tra la decima e la quintultima, c'è poca differenza e quindi il campionato è molto equilibrato. L'Atalanta U23 è riuscita a vincere su un campo difficilissimo come quello di Cosenza, contro una squadra forte e che veniva da risultati positivi. Questo è il campionato più difficile degli ultimi dieci anni: bisogna restare sempre vigili e sbagliare il meno possibile perché gli errori si pagano cari, i nostri risultati negativi lo dimostrano".

Cosa vi aspettate a partire dal prossimo weekend?
"Mi aspetto una reazione da parte della squadra. Ci sono giocatori di grande qualità e che non meritano questa situazione. Stamattina ho incontrato i calciatori, li ho richiamati all'ordine e ad avere senso di responsabilità e orgoglio. Bertotto avrà pochi giorni per lavorare, ma al di là del nuovo allenatore sono convinto che ci sarà una reazione. Il risultato sarà relativo perché bisognerà tener conto anche dell'avversario".

La Casertana non era un avversario semplice...
"Ha tanti giocatori importanti per la categoria ed è ben allenata. La società ha programmi ambiziosi, abbiamo trovato un avversario ostico e i due errori da noi commessi hanno facilitato la vittoria della Casertana: mi auguro che queste leggerezze non si ripetano mai più".

E' stato un weekend particolare in Serie C: si è parlato di tanti allenatori in discussione...
"Quando si cambia l'allenatore lo si fa perché si hanno dei segnali da parte della squadra che non riesce a recepire in pieno le indicazioni del tecnico. Quattro anni fa, quando è arrivato Longo, dopo undici giornate eravamo ultimi con soli sette punti, ma Longo non l'ho esonerato perché la squadra lo seguiva e in campo esprimeva ciò che veniva richiesto. Questa volta non ho visto le stesse sensazioni da parte della squadra, quindi ho pensato ad una responsabilità dell'allenatore anche se ce lo ho pure io perché magari potevo fare qualcosa in più o ho scelto calciatori sopravvalutati. Mi metto sempre in discussione perché devo avere la coscienza a posto, senza scaricare colpe sugli altri. Abbiamo corretto il tiro cambiando la guida tecnica, ora la palla passa ai calciatori: devono dimostrare il loro valore e le loro qualità, riprendendo il cammino che abbiamo interrotto".