Alberto Bertolini & Lucia Fattori

Una carriera lunga tredici anni quella di Alberto Bertolini, trascorsa tra i migliori campi di Lega Pro, tra cui Lecco, Monza e Pro Vercelli e condivisa con sua moglie, prima tifosa e compagna di vita. Lucia Fattori racconta a tuttolegapro.com il lungo viaggio vissuto al fianco di Bebe, il loro primo incontro, la nascita di loro figlia Alice e di come il calcio ha influenzato la sua vita.
Lucia, quando vi siete conosciuti tu e Alberto?
"La nostra storia è nata ai tempi del liceo
io avevo solo 17 anni e frequentavo il liceo scientifico a Morbegno, una cittadina della Bassa Valtellina, da cui proveniamo entrambi. Io frequentavo il quarto anno mentre Alberto si era appena diplomato. Armato di coraggio, mi aveva invitata per una serata in compagnia e io accettai. In quel periodo giocava a Lecco, ma non mi aveva spiegato che il calcio per lui fosse un vero e proprio lavoro e per me era difficoltoso concepirlo dato che non capivo nemmeno il senso del fuorigioco
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Per il primo appuntamento ricevuto hai parlato di coraggio, un ragazzo timido, dunque, con la proposta di matrimonio è andata meglio?
"La scelta del matrimonio è avvenuta spontaneamente e voluta da entrambi, dopo circa 7 anni di fidanzamento. Abbiamo aspettato che io finissi i miei studi allUniverstità e mi laureassi, così nel Giugno 2005 ci siamo sposati. Ricordo ancora la serata in cui ricevetti il mio anello di fidanzamento... Alberto organizzò una cena romantica in un ristorante Valtellinese alle porte di Sondrio...Unindimenticabile sorpresa
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Nel 2007 è nata anche la vostra bambina, comè il rapporto tra Alberto e vostra figlia?
"Alberto è molto dolce, sensibile e generoso. Un marito molto premuroso che crede nei valori della famiglia e che sa trasmette una forte serenità. E sempre positivo e ottimista. Non avevo dubbi che potesse essere anche un padre speciale. Papà Bebe, così Alice chiama il suo papà, ama giocare con la piccola e coccolarla. Le dedica mille attenzioni. Dal mio rientro nel mondo del lavoro, dopo la maternità, Bebe si è dimostrato molto collaborativo. Ha imparato a cucinare qualche pappa, cambiare pannolini e cantare ninne nanne... Siamo dei genitori abbastanza severi, ma nel contempo dedichiamo alla nostra piccola molti momenti di gioco e divertimento".
Quando vi siete conosciuti, lui aveva da poco iniziato la sua carriera calcistica, una carriera lunga 13 anni e trascorsa esclusivamente sui campi di serie C. Qual è il tuo rapporto con il calcio?
"Mi è sempre piaciuto andare allo stadio la domenica e devo ammettere che i ricordi legati ai nostri anni di conoscenza sono tanti. Come già raccontavo, allinizio non conoscevo nemmeno la regola del fuorigioco, poi ho imparato ad affezionarmi anche ai cori dei tifosi e alla tensione della domenica....Il lavoro del calciatore prevede la possibilità di continui spostamenti e traslochi. La moglie di un calciatore lo sa e pertanto cerca di organizzarsi per il meglio, per il bene e la serenità della propria famiglia. E una scelta di vita, è la mia scelta. Cerco di dare delle priorità, anche se ammetto che spesso organizzarmi nella gestione della famiglia comporti delle piccole rinunce. Limportante, per me, è non avere rimpianti e affrontare le decisioni con la complicità di Alberto. Sicuramente laiuto più grande viene dalle nostre famiglie; sia i miei genitori che i genitori di Alberto sono sempre molto disponibili e premurosi".
Quale squadra ricordi con più affetto?
"Le squadre alle quali sono più affezionata sono due: Lecco e Monza. A Lecco Bebe è cresciuto ed ha avuto la fortuna di segnare alcuni gol decisivi per la salvezza. A Monza, abbiamo vissuto i primi anni di matrimonio, e abbiamo vissuto lesperienza, per due anni di fila, dei Play Off per la serie B, con Genoa e Pisa. Non dimenticherò mai, quella semifinale Play-Off Pavia-Monza (stagione 2005-2006) quando allandata Alberto realizzò il gol dell1-1, e al ritorno una doppietta, in soli 6 minuti di gioco, grazie alla quale il Monza riuscì ad accedere alla finale contro il Genoa".
Sta per finire unestate non troppo positiva per il calcio di Lega Pro, molte società calcistiche non hanno potuto riscriversi al campionato e molti calciatori si sono ritrovati senza una squadra. Come ha vissuto Alberto questa situazione?
"Sinceramente non ci siamo mai trovati in una situazione di mercato come questa. Sono davvero saltate molte società, segnale di una realtà, quella di Lega Pro, a mio avviso preoccupante. Prima delle ferie estive, Alberto pensava di non aver problemi, soprattutto alla luce delle ultime parole di Romairone, Direttore Sportivo della Pro Vercelli. Sembrava avesse lasciato una buona impressione allo staff tecnico Vercellese, che proponeva una riconferma per la nuova stagione, proposta poi del tutto sfumata per differenti scelte tecniche da parte della società. Chiusa lipotesi di una conferma a Vercelli, abbiamo sperato, poi, in un ritorno a Monza o a Lecco, ma oggi il mercato è tutto dei giovani, e anche queste alternative non si sono concretizzate. Ora Bebe gioca nella US Caratese, in serie D. Una scelta vagliata nel rispetto di una società molto solida e ben strutturata che ha dato fiducia ad un uomo di esperienza per la categoria. A fronte delle prime partite amichevoli disputate, Bebe ha ritrovato un forte entusiasimo. E bello vederlo rientrare dagli allenamenti contento: dopo tutta la tensione di queste settimane ci voleva proprio un pò di serenità... La vicinanza a Monza rende poi lorganizzazione della nostra famiglia molto più semplie e ci permette di dedicare molto più tempo a nostra figlia".
Per concludere, cosa ti auguri per il suo futuro?
"Alberto mi dice di ritenersi fortunato. Fortunato per poter svolgere un lavoro che , in reltà, rappresenta la sua Passione, il suo sogno nel cassetto. Sarà difficile allontanarlo dal mondo dello sport, il calcio, dopotutto, rappresenta la sua vita. Io Spero finisca lUniversità. Si è impegnato tanto e gli mancano solo due esami per la laurea (Scienze Politiche), ritengo sia una soddisfazione personale, indipendentemente dal suo futuro. Gli auguro di continuare a divertirsi.... dopotutto un calciatore di 33 anni che fatica a trovare squadra solo perchè è ritenuto troppo vecchio qualche soddisfazione potrà ancora averla, no?"
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