Manuel Pascali ❤ Chiara Nicolardi

La rubrica di TLP, con le interviste alle compagne dei calciatori in Lega Pro: mogli, compagne e fidanzate si raccontano
25.12.2015 23:00 di Claudia Marrone   vedi letture
Manuel Pascali ❤ Chiara Nicolardi
TMW/TuttoC.com
© foto di TLP

Manuel Pascali, centrocampista classe 1981 attualmente in forza al Cittadella, una vita divisa tra i suoi grandi amori: il calcio e la famiglia. In Italia il ragazzo parte con costanza e dedizione dalla Serie D, sino poi ad arrivare all’allora Serie C, ma la vera sua fortuna arriva in Scozia, dove veste per sette anni la maglia del Kilmarnock, squadra della quale diventa poi capitano. Sempre a fianco a lui la moglie Chiara Nicolardi, che ai lettori di TuttoLegaPro.com racconta la loro storia d’amore, la storia di due ragazzi “della porta accanto” che stanno insieme da quasi 20 anni.

Chiara, come è nata la storia d’amore tra te e Manuel?

“Io e Manuel stiamo insieme da 16 anni, io avevo 15 anni e lui 18 quando ci siamo conosciuti. Frequentavamo lo stesso liceo, e le nostre classi erano l’una davanti all’altra, e io non nascondo che già dall’anno prima lo avevo notato: lui però non si era interessato, servì l’intervento di mio cugino che lo conosceva! Io mi confidai con lui, dicendogli che Manuel mi piaceva, e Manuel il giorno dopo mi chiamò a casa, proprio al telefono fisso: per fortuna che ero già seduta sul divano, sarei quasi caduta sennò! Una scena da film…e da li è nato poi tutto”.

Ti chiamò a casa??? Coraggioso…questo sicuramente uno dei suoi pregi…

“Si, il coraggio non gli è mai mancato! E devo dire che di pregi ne ha anche altri: è un bravissimo ragazzo oltre che un papà adorabile, anche se per lavoro non è sempre vicino a noi, come adesso che siamo divisi tra Milano e Cittadella, fa sempre sentire la sua presenza. E la fa sentire anche rompendo le scatole a distanza, questo è un suo grande difetto! (ridiamo, ndr) Deve sempre dire la sua, e pensa che siamo pure simili di carattere, essendo nati lo stesso giorno…”.

Punto a favore di Manuel però: non può dimenticarsi di farti il regalo! Qual è il più bello che ti ha fatto?

“Sicuramente quando ci siamo sposati, un orologio rolex. Ma lui dice sempre che quello più bello, non materiale, arriverà questo Natale…”.

La classica proposta di matrimonio te l’ha fatta?

“No, ci siamo sposati di comune accordo, decidendo anche abbastanza in fretta. Avevamo già Francesco, che è nato a giugno del 2009, e così un anno dopo, il 29 giugno, ci siamo sposati, e il piccolo è stato il nostro paggetto! Poi è arrivato anche Filippo, che ha tre anni e mezzo”.

Facciamo un passo indietro, accennavi prima al fatto che adesso non siete vicini. Tu lo hai mai seguito in tutti gli spostamenti che il calcio comporta?

“Si, ho vissuto in Scozia con lui per cinque anni. Avevo 23 anni, e per seguirlo lasciai il lavoro: sarei anche partita prima, ma comunque studiavo, ero piccola e i miei non me lo avrebbero permesso. E’ stata un’esperienza fantastica, io poi sono rientrata in Italia perché comunque volevo riprendere con il mio lavoro per avere la mia indipendenza economica, ma se fosse tornato di nuovo la lo avrei seguito anche con i bambini, che sono abituatissimi a viaggiare da quando hanno un mese, perché abbiamo dei parenti in Salento e passiamo spesso l’estate laggiù”. 

Ma a te il calcio piace?

“Io ormai nel calcio ci vivo! Lavoro presso una compagnia assicurativa e mi occupo del settore calcio, e oltre a questo ho pure Francesco che ha gioca: tra i tanti sport che abbiamo provato a fargli fare ha scelto questo. Diciamo che io non sono proprio tifosa, ma se devo guardare le partite lo faccio”.

Il calcio ha mai influenzato la vostra vita di coppia?

“Si, perché comunque la decisione di andare in Scozia ha influito su tutto il resto, ma se non fossi andata la non so come sarebbe poi andata tra noi: un conto è vivere la vita quando si è sposati con figli, un altro viverla da fidanzati. Però il mondo del calcio è quello, non si può chiedere rinunce a un calciatore, e per altro io ci sono cresciuta con i suoi ritmi e i suoi tempi, quindi sapevo i pro e i contro della vita nel calcio”.

Però qualche soddisfazione te l’avrà fatta togliere Manuel: di gol ne ha fatti, qualche dedica c’è per forza…

“In realtà non ricordo quanti ne ha fatti, ma qualcuno si, me lo ha dedicato, per altro anche importanti: però le dediche adesso sono soprattutto per i bimbi”.

Quale credi sia stato il momento calcisticamente più bello per tuo marito?

“Sicuramente i sette anni in Scozia, anche se lui sta benissimo anche qua a Cittadella. Quando è arrivato qua, dopo i sette anni all’estero, aveva alcuni timori perché il calcio è diverso, in Italia lo conoscevano in pochi, ma io ero tranquilla, perché sapevo che si sarebbe subito fatto onore: è un ragazzo molto dedito al lavoro. Chissà poi se un domani non ritornerà in Scozia come allenatore…”.

Dai già per scontato che anche il suo futuro, dopo aver appeso le scarpette al chiodo, sia nel calcio?

“Io penso proprio di si! Abbiamo anche altri progetti da voler realizzare insieme, ma il calcio è sempre stato la sua vita”.

Devi togliermi adesso una curiosità: quando ho parlato con Manuel dell’intervista mi ha detto che saremmo dovute esser brave. Di cosa poteva aver paura??? 

(Ridiamo, ndr) Del fatto che io dicessi che è un gran rompiscatole! Ma ormai lo conosco, so come prenderlo…ma glielo dico sempre che rompe, e lui lo ammette!”.

C’è qualcosa in particolare che vuoi dirgli tramite questa intervista?

“Di esser meno rompiscatole, ma quello glielo dico tutti i giorni! (ridiamo di nuovo, ndr). A parte gli scherzi, voglio ringraziarlo per esserci sempre”.

Manuel Pascali e la moglie Chiara
© foto di TLP
Manuel Pascali con la moglie Chiara
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La famiglia Pascali al completo: Manuel, la moglie Chiara e i piccoli Francesco e Filippo
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Manuel Pascali, la moglie Chiara e i figlioletti Francesco e Filippo
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Un momento molto dolce tra Manuel Pascali e la moglie Chiara
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Manuel Pascali in versione ciclista con i piccoli Francesco e Filippo
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