Il fatto della settimana - A Trieste tanto tuonò che piovve. Ma alla fine Giacomini è ancora presidente, pur con i nuovi soci Crosti e Scaramuzzino. E la squadra batte 2-0 il Novara

15.01.2023 00:00 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
Il fatto della settimana - A Trieste tanto tuonò che piovve. Ma alla fine Giacomini è ancora presidente, pur con i nuovi soci Crosti e Scaramuzzino. E la squadra batte 2-0 il Novara
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© foto di Gabriele Di Tusa/TuttoPalermo.net

Il tanto atteso intervento del presidente Simone Giacomini sul presente e sul futuro della Triestina è infine arrivato. Dopo che nella giornata di mercoledì era stato deciso di annullare la conferenza stampa a causa di minacce esplicite, violente e pericolose, venerdì è infine giunta la nota che comunica la cessione del club giuliano entro il 31 gennaio. 

In tale nota Giacomini chiarisce alcuni aspetti importanti, anche se mancano ancora alcuni dettagli. i toni sono inoltre edulcorati e questo era necessario dopo giorni nei quali ha dominato l'essere sopra le righe, soprattutto sui social. Giacomini comunque non molla, resta presidente, la salvezza della categoria è la sua priorità, altri soci-amici romani acquisiranno appunto delle quote entro la data del 31 gennaio, Stardust resterà sponsor anche nella prossima stagione. E la maggioranza delle quote resterà a meno di sorprese in capo ad Atlas.

Due i nomi fatti: Piergiorgio Crosti (conoscente del presidente della Lazio Claudio Lotito) e Antonino Scaramuzzino che diventerà ad. Di entrambi si parla da giorni: si tratta delle due persone arrivate a Trieste già nella giornata di martedì. Non c’è più traccia invece di Marco Calleri (con il ds Lamanna) che in un primo tempo sembrava dovesse essere il motore dell’operazione.

L’incipit della lettera del presidente si concentra sull’assunzione di responsabilità, dato che precisa che "non ha abbandonato nulla" e sottolinea la condivisione delle scelte del dg Giancarlo Romairone nella costruzione della squadra, compresa l’operazione di pulizia totale della rosa ereditata. Il problema è che nonostante l’investimento finora sostenuto di 4 milioni di euro, i risultati sono i peggiori della storia alabardata tra i pro. Quindi errori sono stati fatti e necessitano di essere corretti con urgenza. 

"Siamo una società solida" evidenzia ancora Giacomini "che ha pagato regolarmente gli stipendi, si è data un’organizzazione, ha realizzato un’ottima campagna abbonamenti, abbiamo dialogato con le istituzioni ma non siamo riusciti a sperimentare insieme alla città il settore legato agli eventi". Giacomini sottolinea anche che il core business delle sue aziende non è nel calcio e questo lo ha portato lontano da Trieste (negli ultimi mesi è stato a Dubai). Questa necessità, si legge, ha portato alla ricerca di nuovi partner che possano mettere la Triestina al primo posto.

In queste due settimane tutto resterà immutato, per quanto si capisce, sul piano organizzativo e della gestione. "Faremo delle uscite e alcune entrate ponderate" scrive sempre Giacomini.

Intanto forse qualcosa è veramente cambiato: la squadra è tornata a vincere dopo i due capitomboli di fila e lo ha fatto con un convincente 2-0 ai danni del Novara. La classifica continua a recitare ultimo posto in classifica, a sempre 4 lunghezze dal Piacenza penultima ma è un primo piccolo passo verso la risalita.