IL FATTO DELLA SETTIMANA - DALLA A ALLA C: IL CALCIO ITALIANO AI BLOCCHI DI (RI)PARTENZA. INTANTO GRAVINA RIBADISCE IL RUOLO DI FORMAZIONE DEI GIOVANI TALENTI DELLA LEGA PRO

30.05.2020 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Gabriele Gravina
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Gabriele Gravina
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Una settimana importante per il calcio italiano quella che sta per concludersi: è infatti giunto il momento della ripartenza. Dopo l’incontro tenutosi giovedì col premier Conte, il ministro Vincenzo Spadafora ha infatti annunciato che la Serie A potrà tornare in campo da sabato 20 giugno, mentre la Coppa Italia, auspicabilmente, inizierà il 13: "Un segnale importante - ha dichiarato poi nella giornata di venerdì il ministro ai microfoni del Tg5, - l'Italia sta ripartendo e lo sport e il calcio si rendono protagonisti di questa ripartenza. Soprattutto ora che è possibile farlo in sicurezza e nel rispetto della salute di tutti". Anche se non ha nascosto le difficoltà: "Io mi sono molto arrabbiato con questo mondo nel momento in cui un mese fa mi chiedevano di ripartire e di decidere la data quando noi avevamo problemi con le terapie intensive o trasferivamo le bare sui mezzi del Ministero della Difesa. Ho trovato assurdo chiedermi quando riprendesse il calcio in un momento del genere. Ma oggi che tutto il paese riparte, mi sembra giustissimo che il calcio - importante industria italiana - possa ripartire".

"La ripartenza del calcio rappresenta un messaggio di speranza per tutto il Paese. Sono felice e soddisfatto, è un successo che condivido con il ministro per lo Sport Spadafora e con tutte le componenti federali. Il nostro è un progetto di grande responsabilità perché investe tutto il mondo professionistico di Serie A, B, C e, auspicabilmente, anche la Serie A femminile". A far eco anche il presidente federale Gabriele Gravina, così come il presidente della LND Cosimo Sibilia all'agenzia di stampa Italpress: "La decisione presa dal Governo di permettere la ripartenza dei campionati professionistici di calcio dal 20 giugno è uno sbocco positivo dopo quanto accaduto negli ultimi tre mesi. La questione sanitaria ci ha condizionato, ma mi sembra che le componenti della Federcalcio siano arrivate a condividere questa scelta di ripartire. Ora dobbiamo fare le riforme necessarie". 

Venerdì si è anche tenuto il Consiglio Direttivo della Lega Pro e lo ha fatto alla presenza dello stesso Gabriele Gravina. Nel suo intervento quest'ultimo ha puntualizzato da un lato gli interventi posti in essere dalla Figc a sostegno delle società di Lega Pro e dei loro tesserati (come già fatto in una lettera inviata alle 60 società di terza serie nelle scorse settimane), dall'altro ha delineato il percorso tracciato dal Consiglio Federale con la delibera 196/A dello scorso 20 maggio ai fini della ripresa del campionati delle Leghe Professionistiche. A tal proposito, nell'evidenziare la portata interpretativa dell'art. 218 del Decreto Rilancio che consente alla Federazione di adottare “anche in deroga alle vigenti disposizioni dell'ordinamento sportivo provvedimenti relativi alla prosecuzione e alla conclusione dei campionati professionistici e dilettantistici” ma non di attuare la riforma dei campionati, Gravina ha ribadito l'esigenza di ripensare al format dei campionati già dalla stagione sportiva 2021/2022 in un'ottica di sistema all'interno del quale la Lega Pro vedrà valorizzato il proprio fondamentale ruolo di formatrice di giovani talenti.

I Consiglieri di Lega Pro hanno infine condiviso la necessità di comunicare alla Figc l'impossibilità di disputare tutte le partite già previste dal calendario ordinario entro il 20 agosto 2020 – termine ultimo individuato dalla delibera 196/A del Consiglio Federale - e conseguentemente di rimettere allo stesso Consiglio federale le determinazioni relative alle modalità di conclusione del campionato secondo quanto già individuato ai punti 5 e 6 della richiamata delibera.

In attesa del Consiglio federale con grande probabilità le capolista della Serie C dovrebbero salire direttamente in B mentre le ultime verrebbero retrocesse in D. I playoff dovrebbero invece essere su base volontaria, mentre i playout dovrebbero giocarsi entro il 30 giugno. Date possibili per l'inizio dei playoff il 21 e il 27 giugno.