Il fatto della settimana - Palermo agli inglesi: un affare da 40 milioni. La trattativa per la cessione entra nel vivo

10.10.2021 00:00 di  Marco Pieracci   vedi letture
Il fatto della settimana - Palermo agli inglesi: un affare da 40 milioni. La trattativa per la cessione entra nel vivo
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© foto di Rosario Carraffa/TuttoPalermo.net

Futuro inglese per il Palermo? Non più una semplice possibilità, ma qualcosa di molto concreto. Nelle ultime ore il presidente del club rosanero Dario Mirri è uscito decisamente allo scoperto confermando la trattativa in stato avanzato con un fondo di investimenti londinese, intenzionato a rilevare la società: "E' gente che vuole investire nella società - ha detto venerdì a La Repubblica - e questa è la garanzia più importante per noi, ma soprattutto per i tifosi che possono così essere sicuri che la società andrà nella mani di persone serie e dalle grandi capacità finanziarie. Tempistiche? Forse un paio di mesi o anche meno. Potrebbero volerci anche quindici giorni. Certo è che stiamo trattando e siamo in una fase decisiva".

L'investimento sarebbe di circa 40 milioni, una cifra considerevole, destinata a rafforzare le strutture dando impulso ai progetti relativi a stadio e centro sportivo. Mirri resterebbe nei quadri dirigenziali, con un ruolo operativo. E sulla credibilità dei potenziali acquirenti si è espresso anche l'amministratore delegato Rinaldo Sagramola, a margine della presentazione della convenzione stipulata con l'Amat per lo sviluppo di un'area di parcheggio per bici nei pressi dello Stadio Barbera: “Non parlerò del passaggio di proprietà, lo ha già fatto il presidente Mirri. So che ci sono degli interlocutori affidabili, questa è l’unica cosa che conta per non avere sorprese spiacevoli. Il contenzioso con Di Piazza non ha facilitato le cose - ha concluso - è una cosa che si dovrà decidere, c’è un appuntamento a novembre in tribunale. Chiunque di noi se si approccia all’acquisto di qualcosa con un contenzioso in atto cerca di capire meglio".

L'appuntamento di cui parla Sagramola è quello fissato per lunedì 8 novembre quando il tribunale di Catania, competente in materia, entrerà nel merito della richiesta avanzata dall'ex socio e vicepresidente, che per il proprio recesso pretende una liquidazione di 11,9 milioni. E per cautelarsi ha chiesto il sequestro conservativo dei beni. Una somma nettamente superiore a quanto effettivamente fosse in cassa al momento in cui il diritto è stato esercitato ed al 40% del capitale sociale versato dallo stesso Di Piazza. Va da sè, che fino a quando non verrà sciolto un nodo così delicato non si potrà arrivare alla definizione di un affare che sembra comunque ben avviato. Chiuderlo entro dicembre significherebbe avere un impatto immediato sulla stagione in corso con la possibilità di potenziare la squadra già nella sessione invernale di calciomercato.