ESCLUSIVA TLP - Como, Ganz: "Ho scelto io di lasciare il Milan a titolo definitivo. Voglio arrivare in B con questa maglia"

ESCLUSIVA TLP - Como, Ganz: "Ho scelto io di lasciare il Milan a titolo definitivo. Voglio arrivare in B con questa maglia"TMW/TuttoC.com
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giovedì 30 ottobre 2014, 23:00Interviste ESCLUSIVE
di Nicolò SCHIRA

I tifosi per suo padre avevano coniato lo striscione "El segna semper lu". Non chiamatelo però il figlio di: Simone Andrea Ganz si sta smarcando dall'ombra di cotanto padre e prova a scrivere una nuova pagina calcistica nel segno dei Ganz. Il classe '93 in estate ha accettato il corteggiamento del Como, chiudendo così la propria avventura al Milan. Una sfida non semplice da raccogliere, eppure stanno arrivando soddisfazioni e gol decisivi. L'ultimo al Renate ha spianato la strada ai lariani verso il secondo posto. Il centravanti della formazione comasca si è raccontato in esclusiva a TuttoLegaPro.com.

Simone, a Como ha avuto un impatto decisivo e le sue reti stanno trascinando la squadra. Se lo aspettava?

"Quando sono arrivato qui a Como speravo di poter aver un impatto del genere. C'erano tutti i presupposti per fare bene e ritagliarmi uno spazio importante".

Dove può arrivare la squadra lariana?

"L'obiettivo è quello di migliorare quanto fatto nella scorsa stagione. Considerato che nella scorsa stagione la squadra fu eliminata al primo turno Playoff, è facile capire la nostra ambizione...".

La concorrenza in avanti è tosta: siete in quattro per due maglie fra lei, Defendi, De Sousa e Le Noci. Inoltre sta rientrando Scapuzzi...

"Stiamo lavorando duramente per arrivare in alto. Può sembrare paradossale, vista la folta concorrenza, ma la nostra forza è proprio il gruppo. Non ci sono invidie e gelosie fra di noi. Chiunque gioca la domenica, riesce a fare bene dando una mano importante per la causa comune".

Come mai l'anno scorso fra Lumezzane e Barletta non è riuscito a lasciare il segno?

"All'inizio ho pagato un po' il salto dalla Primavera alla Prima Squadra. Lo definirei il classico anno di transizione. D'altronde non è facile passare dalla Primavera, dove segnavo due gol a partita, ai professionisti. In questa categoria ti capitano a volte due-tre palloni per gara. E' completamente diverso...".

In riva al Lago è riuscito a prendere le misure alla categoria.

"A Como ho trovato grande fiducia in me e nelle mie potenzialità. Ci sono aspettative importanti, ma ciò mi dà ulteriori stimoli e mi carica al massimo. D'altronde se il presidente Porro e il diesse Dolci mi hanno voluto fortemente, dimostrandomi di voler puntare su di me, non posso che dare il massimo per ripagare la loro stima".

Ha firmato un biennale, lasciando il Milan a titolo definitivo. Rimpiange di aver detto addio ai rossoneri?

"E' normale che dispiaccia l'aver lasciato un grande club come il Milan. Ti confesso che stata, però, una mia scelta quella di staccarmi a titolo definitivo. Non volevo più andare in prestito, ma ho preferito essere di proprietà della mia squadra. Inoltre il Como mi voleva già l'anno scorso. Quest'anno per fortuna abbiamo trovato un accordo. Sono contento e soddisfatto della decisione presa".

A cosa aspira per questa annata?

"Non mi sono mai posto obiettivi personali legati ad una stagione. Sicuramente voglio arrivare il più in alto possibile con la squadra. Sono convinto, riuscendo a fare gol, di aiutare me stesso e la squadra ad arrivare a traguardi significativi".

Al Milan si è allegato con calciatori straordinari e in famiglia ha un bomber come suo padre Maurizio. A chi chiede consigli Simone Andrea Ganz?

"Seguo tanto i consigli di mio papà anche se siamo attaccanti un po' diversi come caratteristiche. C'è solo da prendere esempio da un campione come lui. A Milanello mi sono allenato con grandi campioni come Ibrahimovic, Cassano e Robinho. Allenarsi con loro fa crescere molto".

Chi teme fra le avversarie per la promozione?

"Nessuna squadra mi ha colpito particolarmente. Il Como gioca un grande calcio e dev'essere sicuro dei propri mezzi contro tutti. Il Novara è la favorita, ma ci sono altre squadre importanti come Monza e Bassano. Ci attendono squadre toste, ma noi possiamo fare qualcosa di importante. In casa non abbiamo mai perso e il pubblico del Sinigaglia può trascinarci in alto. Sembra banale dirlo, ma sono davvero il dodicesimo uomo in campo".

Giù la maschera: il sogno si chiama Serie B...

"Non ne parliamo tanto fra di noi, tuttavia sicuramente rappresenta il sogno di tutti salire in B con questa squadra. Non lo neghiamo...".

Come giudica il livello dei difensori in Lega Pro?

"La Lega Pro ha un impatto molto fisico come campionato. I difensori puntano su quello per fermare gli avversari. Ci sono pochi spazi per gli attaccanti e si gioca su alti ritmi. Per chi viene dalla Primavera è difficile abituarsi. Bisogna saper sfruttare al meglio la mezza opportunità che gli avversari ti concedono".