Carpi, Gabriele Cioffi a TLP: "Vi racconto la mia nuova avventura da secondo. Ecco perchè ho appeso le scarpette al chiodo..."

Carpi, Gabriele Cioffi a TLP: "Vi racconto la mia nuova avventura da secondo. Ecco perchè ho appeso le scarpette al chiodo..."TMW/TuttoC.com
© foto di Francesco Scopece/TuttoLegaPro.com
sabato 30 giugno 2012, 22:05Interviste TC
di Nicolò Schira - twitter: @BomberNiko

Fra poco meno di due ore scadrà ufficialmente il suo contratto da giocatore. Da leader difensivo e capitano del Carpi diventerà il viceallenatore dei biancorossi. Per scoprire la nuova avventura che lo vedrà protagonista, TuttoLegaPro.com ha intervistato in esclusiva, direttamente nella località marittima dove si trova in vacanza, Gabriele Cioffi.

Gabriele, ci racconta come è maturata la sua decisione di appendere i fatidici scarpini al chiodo?

"Tutto è accaduto rapidamente. Stavo bene fisicamente e ho giocato titolare tutta la stagione. Il campo mi dava delle gioie, era una sfida continua a dimostrare che ero ancora vivo e in forma. Un giorno, però, Cristiano Giuntoli mi ha proposto di entrare nello staff tecnico. All'inizio il primo impatto è stato gelido, perchè pensavo fosse un accantonamento. In realtà pensadoci bene ho capito quanto il gesto fosse di estrema stima e fiducia da parte del direttore e della proprietà. Un'opportunità del genere è difficile da cogliere. Magari fra un paio d'anni non mi sarebbe ricapitata, così l'ho colta al volo. Spero possa diventare una nuova carriera...".

Un'esperienza importante quella di vice-allenatore.

"Da secondo mi metto e mi metterò a disposizione del mister che ci sarà. Cercherò di imparare e di seminare bene per un futuro da primo...".

Lei ha avuto tanti allenatori importanti. A chi si ispira?

"Può sembrarlo, ma ti assicuro che non è una frase fatta. Lo confesso con sincerità: da ogni allenatore ho colto pregi e difetti. Fatica, lavoro, cura del dettaglio più tutte le peculiarità che mi hanno arricchito di ogni singolo tecnico avuto sono le basi da cui partirò".

Ha una visione di calcio di riferimento?

"Credo che il difficile sarà trovare il mio stile e modo di proporre calcio. Ho grande voglia di migliorarmi e di imparare da questa nuova avventura. Spero davvero possa diventare il mio futuro, perchè tornare in campo da giocatore sarebbe impossibile (risata ndr)".

In campo da difensore ha marcato tanti grandi attaccanti. Quale l'ha messa più in difficoltà?

"In carriera ho fatto tanta Serie C, parecchia B e un anno in Serie A al Torino. Quando incontri giocatori del livello di Ibrahimovic e sono in giornata capisci che è dura e quasi impossibile fermarli. In B ci sono stati i duelli con Stellone, Zampagna, Abbruscato e tanti altri. In settimana mi allenavo, focalizzando nelle partitelle in famiglia l'avversario di turno della domenica. Con voglia e fame ho potuto reggere contro grandi bomber avversari. Senza quelle caratteristiche era dura contro tutti".