ESCLUSIVA TLP - Aldo Ferrari: "Alla Giana Erminio stagione emozionante, spero che questo per me sia solo un inizio"

ESCLUSIVA TLP - Aldo Ferrari: "Alla Giana Erminio stagione emozionante, spero che questo per me sia solo un inizio"
© foto di Francesco Inzitari/ILoveGiana
domenica 11 giugno 2017, 22:30Interviste TC
di Claudia MARRONE

Una di quelle storie che meritano di essere raccontate, e più che altro imparate, perché troppo spesso si pensa che quello del calcio sia un mondo paillettato, ma così non è, soprattutto se giochi in Lega Pro: dietro ci sono sacrifici e rinunce, duro lavoro e costanza, ma anche tante porte chiuse alle quali non è facile reagire. Chi però non si è mai arreso è Aldo Ferrari, ormai ex attaccante della Giana Erminio, che proprio con i biancazzurri ha vissuto in questa stagione il suo primo anno tra i pro: a 25 anni.
A TuttoLegaPro.com è proprio il calciatore a raccontarsi.

Proprio ai nostri microfoni, quando era dicembre ed eri sostanzialmente nuovo al calcio professionistico, dichiarasti che la scelta di scendere dalla Serie D alla Promozione fu tua: dopo un anno passato in un calcio diverso da quello che avevi vissuto, se tu tornassi indietro, rifaresti questa scelta?

“Quella scelta fu fatta quando avevo 18/19 anni e non sapevo ancora bene cosa avrei voluto fare nella vita. In quel periodo il calcio era solo un divertimento, io stavo cercando lavoro e difatti chiesi alla mia squadra di allora di poter andare in prestito in qualche club dove mi sarei potuto allenare la sera, e alla fine una squadra di Promozione che si allenava dopo le 19:30, quando io uscivo dal turno nel negozio dove lavoravo, la trovai. Adesso però ho capito che con il calcio qualcosa si può fare, e sinceramente vorrei farlo: maturando è normale fare scelte diverse”.

Quindi, dopo l’addio alla Giana, inizierai a guardarti intorno per proseguire questa carriera?

“Penso di aver dimostrato che in Lega Pro posso starci, con un po’ più di lavoro posso anche fare qualcosina in più. Indubbiamente voglio continuare, spero che capitino altre occasioni, ma nel caso non dovessero capitare sarei anche disposto a scendere in Serie D: in passato mi son trovato a fare i play out in Promozione, alla fine anche una categoria sotto alla C non sarebbe un brutto colpo”.



A proposito di spareggi. A dicembre i play off non erano ancora certi, e infatti, tu parlasti con molta cautela, poi però sono diventati una realtà…

“Si, vero, sono diventati una realtà. Siamo partiti subito bene con il lavoro, io da subito vedendo come giocavamo e come giocavano altre squadre ho capito che i play off erano un traguardo raggiungibile, si capiva che potevamo fare qualcosa di più della semplice salvezza. Abbiamo sempre giocato a calcio, e credo che in poche esprimevano quello che esprimevamo noi. E quando hai spazio di manovra e buona tecnica, quando appunto giochi a calcio, i risultati arrivano”.

Dal punto di vista personale che anno è stato per te?

“Sicuramente una bellissima esperienza, non potrò mai dimenticarla. Sono felice delle partite giocate e dei due gol segnati, è stato un anno davvero emozionante, e, come detto, spero che possa essere solo l’inizio di un mio nuovo futuro”.

Di certo la costanza e l’impegno, ma soprattutto lo spirito di sacrificio, non ti sono mai mancati. Cosa ti ha spinto a non lasciare mai l’officina di famiglia nella quale comunque stai continuando a lavorare?

“Mi son sempre guadagnato tutto nella vita, questa è la mia base di partenza. Poi l’attività, come dicevi, è di famiglia, ho visto tutto l’impegno che mio papà ci ha messo e anche io devo fare così, lo devo a loro. Però il calcio rimane la mia prima passione, e vedere la gioia dei miei genitori quando mi vedono giocare è una sensazione indescrivibile”.