INTERVISTA TC - Baldini: "Non guardo più la Carrarese, mi fa star male"

INTERVISTA TC - Baldini: "Non guardo più la Carrarese, mi fa star male"TMW/TuttoC.com
giovedì 4 novembre 2021, 18:00Interviste TC
di Dario Lo Cascio

Quasi 800 panchine in carriera e negli ultimi quattro anni alla guida della Carrarese, che ha lasciato pochi mesi fa. L'allenatore Silvio Baldini è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoC.com. Il recente passato, il futuro e anche alcune riflessioni sull'attuale Serie C: 

Al termine della scorsa stagione si è separato dalla Carrarese. Una decisione che riprenderebbe anche oggi?
"Sì, ero lì da quattro anni, non c'era più la possibilità di arrivare ai playoff, il mio scopo di portare la Carrarese in Serie B era finito. Non potendo giocare i playoff non c'era più l'obiettivo come non c'era più motivo che io restassi".

Come valuta il percorso della squadra di mister Di Natale fin qui?
"Dirò la verità, non ho più seguito la Carrarese. Sto male a guardarla e a pensare a tutto il tempo passato lì. Non la guardo".

Qualche mese fa ha declinato la proposta della Juve Stabia, ne sono arrivate altre dopo?
"È successo, sì, un club si è fatto avanti seriamente. Ma anche in questo caso ho detto di no. Non ho sentito dentro quella scintilla che mi dicesse che fosse la situazione giusta. E se non sento che è la cosa giusta non la faccio. Non devo fare l'allenatore perché ho l'obbligo di farlo. È qualcosa che non puoi spiegare. Se mi dicessero: vieni ad allenare questa squadra, andrei di corsa. Altre non mi danno questo stimolo, quindi non la faccio".

Se arrivassero specifiche offerte potrebbe tornare in panchina quindi..
"Penso di sì, ci sono squadre di città importanti dove io andrei ad allenare, perché so che si vive e si sta bene, quindi ci andrei".

Anche quest'anno tanti esoneri in Serie C, un trend che non sembra cambiare.
"La Serie C è un campionato nel quale poche società hanno presidenti in grado di investire in maniera importante, anzi pochissime. Le altre devo stringere i denti, cercare di programmare, lavorare con giovani. Ma anche loro sono legate ai risultati. Puoi spendere 10 milioni o un milione, i presidenti la pensano alla stessa maniera, se l'allenatore non porta i risultati ti mandano a casa. Quello che spende 10 milioni può anche avere ragione, quello che ne spende uno o 800mila euro secondo me non avrebbe le stesse motivazioni, però si comportano alla stessa maniera".

Le tre capoliste al momento sono Sudtirol, Reggiana e Bari, uno scenario preventivabile?
"Sì, per tutte e tre. Sono società importanti che hanno investito e che stanno facendo le cose per bene, vogliono andare in B quindi era preventivabile fossero al primo posto".

Da addetto ai lavori, cosa non funziona ancora in Lega Pro?
"Ci sono arbitri molto scarsi. Ci sono direttori di gara di basso livello, che non sanno prendere le decisioni giuste. L'arbitro è una componente importante per rendere il gioco fluido, più bello. Ma in questi anni di C ho visto che gli arbitri sono spesso un problema".