INTERVISTA TC - Cascella: "Il Padova sarà l'antagonista del Vicenza"

15.12.2019 14:10 di Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC -  Cascella: "Il Padova sarà l'antagonista del Vicenza"
TMW/TuttoC.com
© foto di Pietro Mazzara

Angelo Cascella, avvocato ed esperto di diritto sportivo è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per discutere del tema della defiscalizzazione oltre che per fare un punto sul Girone B di Serie C con un occhio di riguardo sul Vicenza. "La classifica del Vicenza è frutto di una società seria che ha operato bene sul mercato, acquistato calciatori di esperienza e che hanno già vinto campionati ed è molto importante. Nello staff tecnico e dirigenziale ci sono persone di esperienza come Bedin e Magalini oltre a Mimmo Di Carlo".

Chi sarà l'antagonista per il Vicenza?
"Siamo ormai a metà campionato, le posizioni si sono già delineate. Il Padova è l'avversario principale, per storia, pubblico e dirigenti che hanno vinto in campionato di serie superiore come Sogliano. Il tecnico Sullo è una persona grintosa che conosce il mondo del calcio".

Che partita sarà contro l'Imolese?
"Basta poco per avere qualche giocatore con uno stato di forma diverso, basta poco per indirizzare male una partita. Il campionato lo vinci con la costanza di rendimento, il Vicenza vince le partite lottando e si è creato questo binomio pubblico-calciatori perchè apprezzano questo aspetto dei ragazzi".

In generale, cosa pensa di questa Serie C?
"Anni fa la Serie C rappresentava il trampolino di lancio per tantissimi giovani verso la massima serie. Ora è impensabile quasi che ciò avvenga, bisogna rivalutare il format per renderlo più interessante".

Sempre più squadre in difficoltà, come arginare il problema dal punto di vista legale? La Serie C va in campo con 15’ di ritardo per invocare al Governo un po’ di attenzione sul tema della defiscalizzazione, ci spiega il problema?
"Parto da un dato, dal 2000 ad oggi sono fallite più di 100 squadre di Serie C. Il problema è importante, dobbiamo partire da questi dati per capire che il sistema è insostenibile. Non siamo in grado in Italia di sostenere tante squadre in terza serie, dovrebbe essere ridotto il numero e cercare un semiprofessionismo. Una defiscalizzazione consente di avere meno costi a carico della società ma la federazione deve fare comunque un lavoro di maggiore controllo. Quindi meno squadre, più verifiche, fideiussioni più alte e chi vuole partecipare al campionato deve dimostrare di essere in grado di farlo. Le fideiussioni devono coprire l'intero monte ingaggi come avviene all'estero".