INTERVISTA TC - De Vito: "La lista a 22 danneggia tutta la categoria"

23.09.2020 18:10 di Raffaella Bon   vedi letture
INTERVISTA TC - De Vito: "La lista a 22 danneggia tutta la categoria"
TMW/TuttoC.com
© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it

Marco De Vito, difensore svincolatosi dopo l'ultima esperienza culminata con la retrocessione al Rimini, ha parlato ai microfoni di TuttoC.com dei temi più caldi del momento.

In questo momento sei tra i calciatori svincolati: la situazione ti preoccupa?

"Piu che esser preoccupato per il fatto di rimanere ad oggi ancora svincolato, mi preoccupa seriamente la piega che sta prendendo la categoria. Durante questa pandemia sono state prese delle scelte che hanno messo noi calciatori in grossissime difficoltà e hanno fatto si che il campo non fosse unico giudice decisionale; infine si sta continuando a percorrere una strada che porta sempre più allo scontro tra le parti, pur vivendo tutti in una fase storica nazionale che vedremo scritta nei libri di storia. Un po' di buon senso a volte sarebbe la cosa giusta".

La lista a 22 giocatori vi danneggia?

"La lista a 22 giocatori non solo danneggia noi calciatori, ma anche la categoria dal punto di vista di livello, credibilità, false illusioni e sana competizione. Viene sponsorizzata come unica soluzione al risparmio quando nessuno ha mai obbligato nessuno nel tesserare tot giocatori, anzi, forse bisognerebbe dire ai vari presidenti che l’unica soluzione intelligente sarebbe quella di affidare la gestione tecnico/amministrativa a gente competente che lavora per il bene del club anziché per il proprio, senza inventarsi queste liste per altri inspiegabili motivi. Le società sono delle aziende a tutti gli effetti e come tali devono essere gestite, quindi se un presidente ha 100 puo' poter spendere 100 se uno a 10 puo' e deve poter spendere 10. Sembra che si voglia creare un illusione, oltre che a tutti quei giovani di passaggio, anche alle stesse società nel pensare di poter ottenere gli identici risultati di chi potenzialmente avrebbe potuto investire 10 volte tanto con a disposizione lo stesso numero di giocatori. Siamo alla follia vera, perché cosi facendo le grosse realtà della categoria fuggiranno e abbasseranno sempre di più il livello e il prestigio".

Cosa pensi dello sciopero?

"Sono assolutamente favorevole allo sciopero, a discapito sicuramente di tutti quei tesserati che ad oggi staranno subendo pressioni e minacce velate dalle varie società per farli scendere in campo. Ma da fuori chiedo uno sforzo nel farlo, perché sarebbe un segnale importante a difesa del nostro lavoro cosi come dei nostri diritti".

Cosa bisogna fare per uscirne?

"Per uscirne bisogna semplicemente usare il buon senso e non inventarsi nulla, tutto qui! Anche perché in settimana ho letto che l’inserimento delle liste a 22 sarebbe la soluzione per non ritrovarci un domani disoccupati; vorrei chiarire che ad oggi date le scelte prese la disoccupazione è già stata creata a causa proprio dell’inserimento delle liste".