INTERVISTA TC - Imolese, il ds Righi saluta: “Risoluzione serena. Ora spero si salvino”

26.01.2023 10:20 di Ivan Cardia Twitter:    vedi letture
INTERVISTA TC - Imolese, il ds Righi saluta: “Risoluzione serena. Ora spero si salvino”

Giornata cruciale per il futuro dell'Imolese. Nel pomeriggio, la proprietà delineerà il nuovo assetto dirigenziale. Ai saluti, il direttore sportivo Emanuele Righi, che a TuttoC racconta così la decisione presa di comune accordo con la società: “È stata una soluzione assolutamente pacifica e positiva, credo sia la cosa più giusta che si potesse fare. I soci proprietari hanno la necessità di mettere ordine, sono entrati con entusiasmo e con me sono stati perfetti. Hanno grande voglia di difendere la categoria e fare progetti di spessore. In questo percorso credo sia corretto che prendano le loro decisioni, a prescindere da quello che hanno ereditato".

Quindi un addio senza rotture, in una stagione complicata…

"All'Imolese ho vissuto due fasi. Nella prima parte ho fatto il lavoro più vero: sono arrivato scelto da De Sarlo e si è lavorato secondo linee guida chiare, improntate all’autosostentamento. Dopodiché, era giusto che chi entrasse prendesse le misure, e devo dire che comunque mi hanno messo in condizione di lavorare al meglio. Ma quando le voci sono aumentate credo che la scelta di arrivare a un comune accordo sia stata intelligente. Ho avuto il piacere di aver conosciuto Deni, Coppa e Cutrufo: è una delle cose più belle che mi porterò dietro, sono tutte e tre persone molto in gamba. Come ho detto, in qualche modo questa soluzione è la più giusta. Poi le strade sono infinite, chi lo sa: in futuro potremmo tornare a lavorare insieme".

Avete risolto il contratto?

“Quando è arrivata questa nuova proprietà, io avevo un contratto triennale da parte di De Sarlo e ho subito messo questo accordo a disposizione. Per come sono fatto io mi sembrava corretto, devo dire che nessuno mi ha chiesto di risolvere questi due anni. C’è stata empatia molto alta e per queste ragioni non sarà un problema raggiungere un accordo come faremo nei prossimi giorni”.

Anche se si tratta di una rinuncia economica importante… “Sì, è vero. Io credo che questa nuova proprietà voglia arrivare a una sintesi dei vari ruoli e a una catena corta. Credo che la loro scelta sia la più indicata, la cosa negativa per loro è che non c’è tanto tempo. Non posso far altro che augurare a loro e all'Imolese, anche considerando che ho fatto io per il 98 per cento la squadra, il meglio possibile".

Si può salvare?

“C’è tutto per salvarsi, ora c’è un blackout e bisogna accendere la luce. Io spero che questi scossoni possano sfociare in una svolta, sono tutti ragazzi seri e di passione: non mi capacito di come questa squadra non si possa salvare, io sono convinto che ci sia tutto".

Tornasse indietro, cambierebbe nuovamente allenatore?

“Il cambio di allenatore è una scelta fatta dalla nuova proprietà. Mi hanno informato al momento di operarla, ci siamo confrontati e ho spiegato gli aspetti che giudicavo negativi del cambio. Antonioli ha fatto un lavoro di grandissimo livello, Anastasi è un allenatore che dal punto di vista umano ha qualità importanti ma a livello tecnico penso che debba fare un po’ di esperienza. Penso che possa bruciare i tempi in fretta, ora ha una squadra competitiva e una bella responsabilità. Ripeto: per me è una persona di grande spessore e ha qualità, il problema è che non c’è tempo ed è l’unica cosa che mi preoccupa. Però tutto il contesto mi fa sperare che ci possa essere un cambiamento di rotta e mi auguro che questa scossa possa aiutare il gruppo ad avere la reazione che serve".

Adesso che farà?

“Sono sempre stato abituato ad avere squadre a vincere, seppur in categorie inferiori. Di questa esperienza sono grato perché è stata formativa. E spero che la squadra di salvi. Dal mio punto di vista ora posso andare ovunque, l’unica cosa che conta è la voglia di fare calcio e credo che la filiera corta sia la cosa più importante. È il segreto del calcio, l’ho imparato con Setti a Verona e Mantova, poi con Alfonso e Renato Mazzamauro a Giugliano, anche questa prima parte a Imola con De Sarlo me l'ha confermato. L’augurio che mi faccio è trovare una società dove le cose siano dirette e brevi: presidente, direttore sportivo e allenatore. Filiera corta".