INTERVISTA TC - Paolucci: "A Chiavari mi sentirò sempre in famiglia"

Per parlare della lunga esperienza da capitano della Virtus Entella conclusasi ufficialmente oggi, Andrea Paolucci ha scelto i microfoni di TuttoC.com.
Cosa ha significato per te l'Entella?
"L'Entella per me ha significato un luogo dove poter far calcio in modo genuino e sano, ricco di persone di valore".
Perché le strade si sono separate?
"Il calcio è fatto di situazioni, momenti e può succedere sempre l'impensabile, l'importante è avere un rapporto profondo di stima reciproca anche dopo la separazione, come in questo caso. Poter rappresentare da capitano l'Entella è stato un onore".
A quali allenatori sei rimasto più legato?
"Tutti gli allenatori mi hanno lasciato qualcosa di importante e io ho dato tutto per ognuno senza mai risparmiarmi".
La città di Chiavari cosa ti lascia?
"Rimarrà sempre una famiglia per me, porterò nel cuore amicizie e rapporti umani importanti, cose che davvero contano nella mia vita".
Come si torna in Serie B?
"Con la dedizione e il lavoro quotidiano sono sicuro che la squadra tornerà in B. Farò il tifo per loro".
Perché sei sceso di categoria?
"Sposo un progetto come quello della Luparense e una sfida come ho sempre fatto in carriera. Cerco sempre nuove responsabilità. Devo ringraziare il presidente Zarattini il ds Gabrielli ma in particolare il mister Tommaso Coletti, persona che stimo molto e tassello fondamentale per la riuscita del mio trasferimento".
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