Lorenzo Checchi a TLP: "Gioco e intanto mi laureo. Il calcio è bello ma bisogna pensare al futuro. Sul Siena..."

Lorenzo Checchi a TLP: "Gioco e intanto mi laureo. Il calcio è bello ma bisogna pensare al futuro. Sul Siena..."TMW/TuttoC.com
Lorenzo Checchi
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
venerdì 25 luglio 2014, 15:15Interviste TC
di Sebastian DONZELLA

23 anni ma idee chiarissime. Lorenzo Checchi, centrale difensivo, ha in testa due sole parole: calcio e laurea. L'ex Siena Primavera, Borgo a Buggiano e Poggibonsi si è raccontato in esclusiva a TuttoLegaPro.com.

Una discreta annata personale a Poggibonsi. Peccato per la retrocessione...

"Guardando il risultato di squadra purtroppo è andata male. Ma siamo in parte giustificati dal fatto che avevamo una squadra molto giovane in un campionato con ben 9 retrocessioni su 18 squadre. 
Dispiace per me, i miei compagni e per la famiglia Pianigiani: una società a conduzione familiare ma molto seria che mi ha dato tanta fiducia. Spero riesca a condurre in porto il ripescaggio.
Sotto l'aspetto personale è stata una buona stagione perché sono riuscito a dar continuità all'annata precedente, dopo il brutto infortunio di due anni fa. All'epoca dovevo fare il salto di qualità e invece mi ruppi il ginocchio...".
 

E la prossima stagione?

"Forse avrò problemi perché non rientrerò più tra gli Under ma non credo di aver giocato più di 70 partite in due anni e mezzo tra i Pro semplicemente per la mia età. Ho diverse situazioni aperte, chissà che non faccia il salto fuori dalla Toscana o addirittura fuori dall'Italia: il mio obiettivo è comunque rimanere nei Pro.
Il fato, finora, ha voluto che dopo l'esperienza con la Primavera del Siena io sia rimasto nei dintorni, militando in Borgo a Buggiano prima e Poggibonsi poi.
Una casualità che però mi ha aiutato tanto nella categoria scolastica: un paio d'esami e mi laureerò in Economia. Non è stato facile portare avanti le due cose insieme, adesso manca solo lo sforzo finale". 

Tanta determinazione verso questo traguardo universitario. Come mai?

"La carriera di un giocatore, se fortunato, può durare 15 anni. E dopo? Se a 35 anni non sei mai arrivato ai massimi livelli e quindi hai guadagnato uno stipendio normale, cosa fai? Il calcio fa parte della mia vita ma bisogna guardare la situazione attuale. Studiare, probabilmente, potrebbe aiutarmi a rimanere nell'ambiente magari con un altro ruolo". 

In chiusura una battuta sul Siena. Da ex protagonista con la maglia della Primavera, un pensiero a un glorioso club che non c'è più?

"A Siena mi sono trasferito da giovanissimo e ho avuto tanta fortuna ad essere allenato da tecnici come Marco Baroni e Michele Mignani, senza dimenticare una presenza in panchina con Antonio Conte dopo esser stato capitano in Primavera. Siena è una città bellissima con un grande attaccamento allo sport: dispiace da morire vedere questa brutta situazione. Sono convinto che ritorneranno in alto a breve. Giocare a Siena in D? Sarebbe magnifico, ma al momento stiamo parlando del nulla".