Pavia, Preite a TLP: "Lascio il calcio perché voglio diventare Direttore Sportivo"

Pavia, Preite a TLP: "Lascio il calcio perché voglio diventare Direttore Sportivo"TMW/TuttoC.com
© foto di Alberto Mariani
martedì 24 maggio 2011, 21:15Interviste TC
di Nicolò Schira

La vita ogni giorno ci offre delle opportunità che comportano delle scelte e delle rinunce, a volte anche dolorose: è il caso di Aldo Preite che in pochi giorni, nonostante avesse ancora un anno di contratto e fosse integro fisicamente, ha scelto di abbandonare il calcio giocato per passare nei quadri dirigenziali della formazione pavese e muovere così i primi passi verso il suo nuovo obiettivo: diventare Direttore Sportivo. TuttoLegaPro.com ha intervistato, telefonicamente, in esclusiva l'ormai ex capitano del Pavia Calcio per conoscere meglio i motivi che l'hanno spinto a prendere questa decisione, nonchè i suoi desideri per il futuro.

Aldo, partiamo dai motivi che ti hanno portato ad appendere gli scarpini al chiodo...

"Ho intrapreso questa scelta, poichè ormai da diverso tempo nutrivo il desiderio  - una volta smesso di giocare - di provare a diventare direttore sportivo. Ti confesso che fisicamente ero assolutamente sano e avrei potuto giocare almeno per altri due anni, però nella vita le occasioni si presentano una sola volta e perciò ho deciso di prendere al volo questa opportunità di lavorare fianco a fianco con Alessandro Zanchi come dirigente del Pavia; nel frattempo, oltre ad imparare quotidianamente questa professione, prenderò il patetino da diesse. Anzi se posso aggiungere una cosa...".

Certamente...

"Vorrei ringraziare pubblicamente la famiglia Zanchi per l'opportunità che mi stanno offrendo, ma anche Moreno Zocchi che mi risulta abbia speso parole importanti per caldeggiare il sottoscritto e anche la famiglia Calisti che all'epoca mi portò per la prima volta a Pavia".

Hai vissuto una carriera importante: quali sono i ricordi che ti porti maggiormente nel cuore?

"Sono stati sedici anni stupendi nei quali, a parte la serie A, ho affrontato tutte le categorie togliendomi diverse soddisfazioni. Mi porto nel cuore tutte le persone che ho incontrato durante la mia carriera e dalle quali ho sempre cercato di trarre insegnamento. Giocare a calcio è la cosa più bella del mondo, ora però voglio voltare pagina per iniziare questa nuova grande avventura professionale che inizia proprio da Pavia, la piazza che mi ha regalato le soddisfazioni più grandi della mia carriera e nella quale ho vissuto le mie annate migliori".